3Motti-2014-okUn’ Europa sempre più verde: è quello che vorrebbe la Commissione europea che ha presentato alcune proposte per raggiungere gli obiettivi che contribuiranno notevolmente a ridurre le emissioni di biossido di carbonio (Co2) delle nuove autovetture e dei veicoli commerciali leggeri (furgoni) entro il 2020. Bruxelles ha preparato una serie di norme con una forte spinta verso le nuove tecnologie.

«Con le nostre proposte non proteggiamo solo l’ambiente e il denaro dei consumatori, ma promuoviamo anche l’innovazione e la competitività dell’industria automobilistica europea e la futura creazione di numerosi posti di lavoro. Si tratta di una situazione vantaggiosa per tutti e costituisce un ulteriore passo importante verso un’economia competitiva e a basse emissioni di carbonio. È necessario preparare nuove riduzioni di Co2 per il periodo successivo al 2020, e tale preparazione sarà effettuata in consultazione con le parti interessate» ha dichiarato l’onorevole Tiziano Motti, eurodeputato della settima legislatura e presidente di Europa dei Diritti.

Secondo quello che si legge nel documento, con ogni nuova autovettura si risparmieranno in media circa 340 euro di combustibile il primo anno, e un totale stimato fra i 2 mila 904 e i 3 mila 836 euro nell’intera vita delle autovetture (tredici anni). Per i furgoni, il risparmio medio sui costi del combustibile è stimato a circa 400 euro il primo anno e a 3 mila 363 – 4 mila 564 sempre su una durata di tredici anni.

Complessivamente, i consumatori potranno risparmiare circa 30 miliardi di euro l’anno di costi per il carburante, e si stima che il raggiungimento degli obiettivi potrebbe aumentare il PIL dell’Unione europea di dodici miliardi di euro l’anno e gli investimenti per l’occupazione di circa nove miliardi di euro l’anno.

Le proposte messe nero su bianco dalla Commissione permetterebbero nel complesso di risparmiare 160 milioni di tonnellate di petrolio (valore circa 70 miliardi di euro ai prezzi correnti) e circa 420 milioni di tonnellate di Co2 nel periodo fino al 2030.

«La proposta della Commissione è senz’altro interessante, ha  l’obiettivo di ridurre ulteriormente le emissioni di biossido di carbonio che è un obiettivo al quale sta lavorando anche il Parlamento europeo: ovviamente un’ Europa pulita è un bene per la salute di tutti» ha concluso l’onorevole Motti.