modena-grande-guerra-montelTerzo appuntamento, incentrato su Modena, del ciclo “Voci della Storia” dedicato alla Grande Guerra a cura delle biblioteche comunali e dell’Istituto storico di Modena. Martedì 10 marzo alle 18, alla biblioteca Delfini in corso Canalgrande 103, si svolge l’incontro aperto a tutti intitolato “La ‘retrovia’ sconvolta: Modena nella Grande Guerra”, condotto da Fabio Montella.

Montella, giornalista, documentarista e ricercatore di storia, ricostruirà l’impatto della guerra sul territorio modenese, analizzandone gli aspetti della vita economica, sociale e politica. La provincia divenne un importante centro per la cura dei soldati feriti, l’accoglienza dei profughi, l’addestramento e il riordinamento delle truppe. Ne derivarono disagi rilevanti sia per l’aumentata pressione demografica, conseguente all’arrivo di migliaia di militari e profughi, che per il progressivo peggioramento delle condizioni di vita dei modenesi, di cui si ha eco nella cronaca di vita quotidiana e nelle agitazioni degli operai nelle fabbriche, mobilitate per la produzione militare. Lo stile di vita della popolazione subì cambiamenti a seguito della “militarizzazione” della vita sociale.

Fabio Montella, mirandolese, si occupa di ricerche sulla prima Guerra Mondiale e sulla storia del Novecento. Ha pubblicato “Modena e provincia nella Grande Guerra” (Comune di Mirandola, 2008); “Rigenerazione, rieducazione, redenzione. Milano e il corpo dei soldati”, nel volume “Fronti interni”; “Esperienze di guerra lontano dalla guerra 1914-1918” (ESI, 2013). Nel 2014 ha curato il dossier sulla Grande Guerra della rivista on line “E-Review”.

L’ultimo incontro di questo ciclo di “Voci della Storia” è in programma alla Delfini venerdì 20 marzo alle 18 con Emilio Gentile, docente di Storia dei movimenti e dei partiti politici alla Sapienza di Roma. Giuliano Albarani, presidente dell’Istituto storico, lo intervisterà su “fine della vecchia Europa e nascita di un nuovo ordine”, affrontando le origini della Grande Guerra e gli effetti determinati sul continente nel XX secolo. Informazioni online (www.comune.modena.it/biblioteche).

MOSTRA “TRA REALTÀ E PROPAGANDA”

Immagini e documenti esposti alla Delfini fino al 31 marzo. Possibili visite guidate

C’è anche una mostra, allestita alla biblioteca Delfini fino al 31 marzo, tra le iniziative del ciclo di incontri “Voci della Storia” sulla Grande Guerra, a cura delle Biblioteche comunali e dell’Istituto Storico di Modena. La mostra, intitolata “Tra realtà e propaganda. La guerra che cambiò il mondo nelle immagini e nei documenti”, è frutto di una ricerca originale compiuta negli archivi dell’Istituto Storico di Modena, del Museo della Figurina, dei Musei Civici e della Biblioteca Poletti, e presenta una selezione di immagini fotografiche, illustrazioni, documenti storici e personali che consentono di compiere un percorso nella Grande Guerra, e di rievocare il clima in cui vissero soldati e cittadini per quattro lunghi anni.

La struttura della mostra è stata concepita in due distinte sezioni. La prima, in 6 pannelli espone serie d’immagini (illustrazioni satiriche, francobolli, figurine da collezionismo) utilizzate dagli Stati coinvolti nella guerra a fini di propaganda politica, raccolta fondi, presentazione di episodi bellici e protagonisti del conflitto.

La seconda sezione, costituita da 10 teche, presenta immagini d’epoca dei campi di battaglia, insieme a oggetti personali di soldati italiani e a documenti delle Forze Armate. Il filo conduttore della mostra è la rappresentazione pubblica e privata della guerra; allo scopo, sono esposti oggetti e documenti capaci di emozionare ma anche di far comprendere la durezza di un periodo storico drammatico.

Sono possibili visite guidate per scolaresche e gruppi di almeno cinque adulti. Per informazioni e prenotazioni si può telefonare allo 059 2032797, inviare email (giuseppe.marano@comune.modena.it).

Il ciclo “Voci della Storia”, nel 2015 alla seconda edizione, si propone di divulgare la storia a un pubblico ampio di non specialisti, con un taglio non tradizionale, per riscoprire la memoria collettiva e favorire una maggiore consapevolezza sulle radici dell’attualità (www.comune.modena.it/biblioteche).