Nessun aumento delle tasse, ma un rilancio degli investimenti e dei settori strategici per lo sviluppo della società regionale, in modo da “agganciare” la ripresa e confermare quel trend di crescita che già da ora si sta delineando. Al centro, la persona e quei servizi che, da sempre, rappresentano la “cifra” di questa regione.
La Giunta ha licenziato il progetto di legge relativo al bilancio di previsione 2015, a pochi giorni dall’approvazione del provvedimento che ha tagliato spese di funzionamento delle strutture regionali per circa 15 milioni di euro, confermando così quel tratto di sobrietà più volte richiamato nel corso di questi primi mesi di legislatura.

“A meno di due mesi dall’avvio della legislatura, siamo già in grado di presentare il bilancio di previsione, che andrà approvato entro il 30 aprile. Questo, per me, rappresenta una grande soddisfazione”. Così il presidente della Regione Stefano Bonaccini oggi, nel corso della conferenza stampa di presentazione del documento. “Quello che avevo promesso illustrando il programma di mandato, oggi trova conferma nella proposta di bilancio: si riparte con investimenti e sviluppo, con un ente Regione più snello, con un aumento dei fondi per la cultura”. Un bilancio, quello approvato dalla Giunta, “che difende gli 8 miliardi di euro della sanità, e tutto il sistema di welfare. Un bilancio che, senza aumentare la pressione fiscale, difende la qualità dei servizi che eroghiamo”.

Sul bilancio di previsione 2015 ci si è incontrati nei giorni scorsi con le parti sociali ed economiche; “continueremo il confronto con i territori – ha ricordato l’assessore al Bilancio Emma Petitti – fino all’approvazione in Assemblea. Garantiamo il co-finanziamento dei fondi europei – ha aggiunto Petitti – ; anche il livello degli investimenti è una delle voci più importanti. Altro punto forte del bilancio è l’attenzione al turismo”. L’assessore, che sta seguendo il percorso relativo al riordino istituzionale, ha ricordato come venga assicurata in questa fase transitoria “un fondo speciale di 28 milioni dedicato al personale in esubero delle Province: in questo modo tutti i dipendenti verranno garantiti”.

Le priorità
Tra i diversi provvedimenti, di particolare rilievo è il co-finanziamento regionale dei fondi europei, necessario per renderli operativi, per tutti e sette gli anni della nuova programmazione: grazie a questo meccanismo, c’è un effetto moltiplicatore (2,5 miliardi di euro) del denaro messo a disposizione dall’Unione europea.
L’Emilia-Romagna è l’unica Regione ad aver aumentato le risorse per la cultura (10 milioni di euro in più rispetto al 2014); economia e turismo si confermano scelte prioritarie, così come il mantenimento dei servizi alla persona, con 120 milioni al Fondo regionale per la non autosufficienza (Frna). Questa cifra, sommata alla quota del Fondo nazionale per l’Emilia-Romagna (circa 30 milioni di euro) e ai 310 milioni dal Fondo sanitario regionale, fanno sì che questa Regione destini alla non autosufficienza un totale (460 milioni) superiore a quello nazionale.
Si punta inoltre sulla sicurezza del territorio, con investimenti in risposta ai problemi legati al dissesto idrogeologico (42 milioni).
Queste, in sintesi, le linee del bilancio di previsione 2015 approvato dalla Giunta regionale. Una manovra complessiva da 12 miliardi di euro, di cui 8 solo per la sanità.
Da ricordare anche le risorse destinate all’Expo, motore di sviluppo perl’agricoltura, l’industria e il turismo: 5 milioni per quest’anno, che si sommano agli altri 2,5 (per il 2014).
Linee generali
Il difficile contesto, a livello di finanza pubblica, in cui è stata approvata la legge di stabilità ha richiesto un contributo rilevante da parte delle Regioni e degli enti locali. Per le sole Regioni, la riduzione ammonta complessivamente a 5,7 miliardi.
L’accordo con il Governo ha permesso di contenere, attraverso un’importante azione di mediazione e confronto, i tagli diretti sul bilancio dell’Emilia-Romagna a 61 milioni di euro (anziché oltre mezzo miliardo). Con i risparmi82 milioni di euro – delle spese collegate al funzionamento (personale), al costo della politica, alla sanità (parte burocratica) e agli oneri finanziari, si è riusciti a evitare tagli ai servizi. Non solo: la Regione ha scelto di rilanciare la domanda pubblica tramite le politiche d’investimento, con un’attenzione particolare alla sicurezza dell’ambiente e ai trasporti. Si conferma un impegno del bilancio regionale che, sul piano triennale degli investimenti, raggiunge i 575 milioni di euro, di cui oltre 90 milioni per nuove opere previste per il 2015.
Il bilancio, in dettaglio
Più risorse regionali per il cofinanziamento dei progetti europei, i lavoratori delle Province e la cultura
Sono destinate sostanzialmente a tre voci. La prima è il cofinanziamento dei progetti europei, che significa un 15% sulle risorse comunitarie 2014-2020; la seconda riguarda la gestione della fase transitoria del personale delle Province (28 milioni); la terza l’aumento dei fondi sulla cultura (10 milioni in più rispetto al 2014).
Fondi europei
Una delle priorità della spesa riguarda la copertura che viene data al cofinanziamento regionale dei fondi strutturali europei (Fse, Fesr, Feasr), con riferimento alla nuova programmazione comunitaria 2014-2020. L’importo, per la Regione, è di circa 393 milioni per 7 anni; un importo che diventa “moltiplicatore” di economia e sviluppo, perché consentirà di “produrre” risorse per 2,5 miliardi di euro complessivi.
Il riordino istituzionale: verso le Aree Vaste
A sostegno della legge, che verrà approvata, sul riordino istituzionale, il bilancio di previsione, in questa fase transitoria, assicura una quota aggiuntiva di 28 milioni per garantire il personale delle Province. Queste risorse si aggiungono agli oltre ai 31 milioni ordinariamente previsti per coprire le spese delle funzioni delegate dalla Regione alle Province.
Cultura e sport
La Regione prevede risorse proprie per le politiche culturali (28,4 milioni di euro complessivi, con un incremento di oltre 10 milioni rispetto al 2014); 1,2 milioni vanno alle politiche sportive, 2 milioni sono per gli impianti sportivi.
Sviluppo economico, formazione e lavoro
Per le politiche di sviluppo economico sono previste più risorse rispetto al 2014, complessivamente 38 milioni di euro, in particolare per il cofinanziamento dei fondi europei, le leggi d’incentivazione regionale e l’Expo. Per quanto riguarda la formazione e il lavoro, sono previste risorse regionali pari a 17 milioni di euro (connesse ai cofinanziamenti del Fondo sociale europeo), e oltre 41 milioni di euro per interventi di natura pubblica a sostegno delle fasce più deboli del mercato del lavoro.
La persona al centro
Per le politiche socio-sanitarie si prevedono risorse proprie, che si aggiungono e integrano i fondi statali. Al Fondo per la non autosufficienza regionale vanno 120 milioni; a integrazione al Fondo sanitario nazionale, 46 milioni; al Fondo speciale per il sociale, 20 milioni; al Fondo regionale degli affitti, 2,2 milioni; al Fondo per l’eliminazione delle barriere architettoniche 1 milione.
Per quanto riguarda il diritto allo studio, 20 milioni di risorse regionali vengono assegnate alle borse di studio universitarie, 4 milioni alle borse di studio scuole medie superiori e 3 milioni ad attività per la formazione scolastica.
Turismo
L’obiettivo al 2020 è che l’industria del turismo superi il 10% del Pil regionale. In questa prospettiva, il bilancio conferma 28,3 milioni per Apt e Unioni di prodotto, Programmi turismo, commercializzazione turistica, consorzi fido.
Agricoltura
Per le politiche dell’agricoltura si prevede il raddoppio delle risorse proprie correnti finalizzate al cofinanziamento dei fondi europei che aumentano, tra il 2014 e il 2015, da 15 milioni a 29 milioni di euro. Sostanzialmente confermate le risorse finanziarie per le altre attività (9 milioni).
Ambiente, difesa del suolo, protezione civile
Per le politiche dell’ambiente e la difesa del suolo si confermano risorse proprie correnti per quasi 24 milioni di euro con particolare riguardo alle dotazioni della protezione civile (1,2 milioni di euro in più rispetto al 2014) e ai contributi per la valorizzazione dei parchi e delle riserve naturali (4 milioni di euro). Le spese d’investimento dell’esercizio 2015 per far fronte alle criticità del dissesto idrogeologico e alla protezione civile ammontano a 42 milioni di euro. Tra le destinazioni, il consolidamento delle frane (2,5 milioni), la messa in sicurezza di sponde e argini dei fiumi (5 milioni), la difesa della costa da erosione e mareggiate (2,5 milioni), interventi urgenti (7 milioni). Quindici milioni vanno alla protezione civile (contributi ai Comuni e potenziamento sistema regionale).
Trasporti e infrastrutture
Nessun taglio al trasporto pubblico locale, così da garantire i servizi ai cittadini emiliano-romagnoli che si muovono quotidianamente su gomma e ferro: confermate le risorse proprie regionali (oltre 36 milioni) a cui si aggiungono 363 milioni di euro, che è la quota destinata all’Emilia-Romagna per il 2015 dal Fondo nazionale per il trasporto pubblico. Le spese d’investimento aggiuntive destinate ai trasporti e alle infrastrutture ammontano a 40 milioni, e riguardano sistemi informativi e telematica (2,3 milioni), riqualificazione urbana (5 milioni), viabilità (10 milioni), manutenzione e sistema di sicurezza della rete ferroviaria (5 milioni), e il People mover (17,5 milioni).