Via libera in sede consultiva dalla commissione Territorio, ambiente, mobilità, presieduta da Manuela Rontini, alla delibera di Giunta sul Programma speciale d’area “Rigenerazione e rivitalizzazione dei centri storici colpiti dal sisma – attuazione dei piani organici”: si sono espressi a favore Pd, Ln, Sel e Fdi-An, mentre ha scelto l’astensione il M5s.

Si tratta, spiegano i tecnici dell’assessorato, di un “programma di intervento per opere pubbliche condiviso da tutti i Comuni partecipanti e il cui valore, che comunque ammonta a 18 milioni di euro di fondi regionali, va oltre il solo impegno finanziario, perché presenta una forma di elasticità che permette di cogliere necessità di somma urgenza non altrimenti intercettabili”.

Alan Fabbri (Ln) ha subito annunciato il suo appoggio a quello che definisce “un progetto ampio che tocca tantissimi Comuni: è stato un buon lavoro di concertazione, nessun territorio si è sentito di serie A o di serie B”. Il consigliere ha poi sottolineato “la necessità di ulteriori risorse per i Piani di rigenerazione: i territori vanno accompagnati dai fondi regionali fino all’uscita dal dramma del terremoto” e ha auspicato “bandi per le strutture funzionali in caso di emergenza, come caserme dei Vigili del fuoco o sedi della Protezione civile, in modo da assicurare l’immediata operatività in caso di emergenza: se non lo permetteranno le risorse commissariali, deve allora intervenire la Regione”. In generale, conclude Fabbri, “se è vero che la struttura commissariale eroga fondi per tutti i danni del sisma, dobbiamo assumerci come Regione anche la responsabilità della messa in sicurezza di tutti gli edifici dell’area del cratere”.

Per Luca Sabattini (Pd) siamo di fronte a un “provvedimento che parte da lavoro di tanti attori e che ha permesse, grazie alla compartecipazione di tutti in maniera attiva e ad alcune modifiche alle norme nazionali, di realizzare un percorso nuovo per la ricostruzione e di riprogrammare gli spazi pubblici in maniera innovativa”. In ogni caso, prosegue il consigliere, “è doveroso sottolineare che le esigenze sarebbero state molto superiori”, e comunque “sono importanti le risorse, è importante la programmazione, ma dobbiamo sempre ricordarci che il problema principale è la capacità per gli enti locali di mettere in pratica questi interventi: i Comuni sono in grave sofferenza tecnico-procedurale nell’appaltare le opere, perchè le strutture pubbliche sono sovraccaricate, nonostante l’attenzione e l’impegno della Regione”. Il consigliera spera quindi che questo “sia solo il primo di una lunga serie di atti per un territorio pesantemente ferito ma delle grandi potenzialità: dobbiamo riqualificare non solo gli spazi pubblici ma anche le comunità”.

Secondo Massimo Iotti (Pd),“è molto positivo assistere a questo processo di continua integrazione tra risorse e interventi: ora bisogna solo capire esattamente il quadro complessivo delle previsioni di interventi analoghi su aree e spazi pubblici e quali sono le condizioni necessarie per ottenere ulteriori risorse dalla Legge di stabilità”.