Carabinieri 00E’ bastato imbattersi negli stessi carabinieri che nel 2008 e poi nel 2010 l’‘avevano arrestato sempre per reati correlati allo spaccio di sostanze stupefacenti per darsi ala fuga. Alo stesso modo è stato però riconosciuto dai Carabinieri della Stazione di Corso Cairoli che vedendolo fuggire l’hanno rincorso e preso, scoprendo i motivi della fuga. In bocca l’uomo nascondeva alcune dosi di hascisc pronte per essere spacciate. Con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti i Carabinieri della Stazione di Corso Cairoli hanno arrestato T.B. 31enne cittadino marocchino in Italia senza fissa dimora. I militari l’altra sera, recependo le segnalazioni di strani giri nel quartiere Gattaglio di Reggio Emilia, hanno svolto i dovuti servizi di osservazione notando la presenza di una loro vecchia conoscenza riconducendo pertanto le segnalazioni a un possibile giro di spaccio.

Lo stesso 31enne marocchino alla vista dei carabinieri si è dato ala fuga venendo inseguito e bloccato. Conoscendo le tecniche di occultamento della droga i militari gli facevano aprire la bocca reperendo all’interno tre dosi di hascisc già confezionate e pronte allo spaccio. Dal Gattaglio alla caserma dei Carabinieri il passo è stato breve dove alla luce di quanto accertato l’uomo veniva arrestato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. Ieri mattina dopo la convalida è stato scarcerato co l’obbligo di presentazione quotidiana ai Carabinieri in attesa del processo fissato per il prossimo 17 marzo. Fine a quella data proseguiranno le indagini dei carabinieri che sono venuti in possesso del cellulare del pusher che anche durante le fasi dell’arresto continuava a squillare ininterrottamente. Chiamate che i carabinieri ritengono essere state fatte da clienti del pusher ed ecco perché ora i militari intendono risalire ai chiamanti per ricostruire in maniera incontrovertibile l’illecita attività di spaccio messa in piedi dal pusher del Gattaglio.