migrazione-ottaniAl via domani la giornata inaugurale del Festival della migrazione: a Modena fino al 27 novembre tre giorni di convegni, dibattiti, laboratori, spettacoli e mostre per entrare nel vivo del tema migrazione e approfondirlo grazie alla partecipazione di relatori internazionali e alla voce dei protagonisti e delle loro storie.  Questa prima edizione, che ha per tema “Diritto al viaggio: noi e loro”, parte domani, venerdì 25 novembre, alle 9 al Centro Famiglia di Nazareth con l’incontro “Noi e loro: la bomba immigrati sull’Italia. La stampa tra dati oggettivi e luoghi comuni”, un appuntamento di carattere giornalistico che prevede anche il conferimento di 4 crediti formativi per gli iscritti all’Ordine dei giornalisti.  

Ad aprire i lavori Antonio Farnè, presidente dell’Ordine dei giornalisti dell’Emilia-Romagna e don Erio Castellucci, arcivescovo di Modena-Nonantola. Si proseguirà poi con l’intervento di Giampaolo Musumeci, giornalista, fotografo, regista e conduttore del programma “Nessun luogo è lontano” su Radio 24. La parola passerà poi a Jacopo Storni, giornalista di Redattore Sociale e Corriere.it autore del libro “L’Italia siamo noi”, che racconta le storie di immigrati di successo.

“Noi e loro: racconti di viaggio”: questo il tema della sessione pomeridiana che avrà inizio alle 18 al Tempio – Centro spettacolare (viale Caduti in Guerra, 192 – Modena). Dopo l’introduzione di don Paolo Boschini, docente dell’Istituto superiore di scienze religiose C.Ferrini, interverrà il giornalista e scrittore Domenico Quirico, reporter de “La Stampa” e autore del libro “Esodo. Storia del nuovo millennio”, la cronaca dei viaggi fatti in compagnia dei migranti. Si proseguirà con l’esperienza di Raymon Dassi, giornalista camerunense, co-fondatore del periodico ‘Il Tamburo’ e della web-radio AsteriscoRadio. Protagonista della serata, che si aprirà alle 21 al Tempio, il film-documentario “Io sto con la sposa” di Antonio Augugliaro, Gabriele del Grande e Khaled Soliman Al Nassiry, la storia vera del finto corteo nuziale organizzato dai tre registi, per aiutare cinque palestinesi e siriani scappati dalla guerra e sbarcati a Lampedusa a proseguire il loro viaggio senza documenti attraverso mezza Europa.

Nel corso di tutta la manifestazione il chiostro del Dipartimento di Giurisprudenza di Unimore ospiterà ‘Scappare la guerra’ la mostra-installazione del fotografo Luigi Ottani.

Il Festival della migrazione il cui comitato scientifico si avvale della presidenza onoraria di Romano Prodi è promosso da Fondazione Migrantes, associazione Porta Aperta Onlus, Dipartimento di Giurisprudenza di Unimore e IntegriaMo, con il patrocinio di Regione Emilia-Romagna e Comune di Modena, con il sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e di diverse aziende del territorio.

Programma completo qui www.festivalmigrazione.world