Scendono ulteriormente – da 10 a 6 – le partecipazioni della Provincia di Reggio Emilia. Dopo la prima sforbiciata, da 16 a 10, attuata con un decreto del presidente  Giammaria Manghi sulla base della Legge di stabilità 2015, giovedì sarà sottoposta al Consiglio provinciale una delibera che provvede alla revisione straordinaria delle partecipazioni prevista dal Decreto legislativo 175/2016.

Le ulteriori quattro società dalle quali la Provincia ha deciso di uscire sono – oltre a Reggio Emilia Innovazione, che è stata messa in liquidazione – Trasporto pubblico Emilia-Romagna (Tper), Ferrovie Emilia-Romagna srl e Centro padano interscambio merci spa. “Si tratta di partecipazioni marginali che, in un’ottica di razionalizzazione, si è ritenuto opportuno dismettere – spiega il presidente della Provincia  Giammaria Manghi – La quota dello 0,082% che detenevamo in Ferrovie Emilia-Romagna ci è stata riacquistata da Fer stessa per circa 1.400 euro, mentre  lo 0,77% del Centro padano interscambio merci spa verrà girato gratuitamente con tutta probabilità alla Provincia di Parma, come richiesto dalla Regione che ci aveva finanziato a suo tempo l’acquisto. Per lo 0,04% in Trasporto pubblico Emilia-Romagna, per un valore nominale di circa 28.000 euro, sono invece in corso le procedure di prelazione da parte degli altri soci, così come per lo 0,004% di Ervet spa che si era già deciso di vendere con il piano di riordino del 2015”.

Al termine di questo ulteriore piano di razionalizzazione, rimarranno pertanto sei le società partecipate dalla Provincia di Reggio Emilia – rispetto alle 16 del 2014 – tutte in ambiti strategici o di competenza dell’ente: Autobrennero spa (di cui la Provincia detiene il 2,17% dopo aver ceduto a fine 2015 ad Act una quota dello 0,33%  per 3,4 milioni di euro per far fronte alla ricapitalizzazione dell’Azienda consorziale trasporti); Agenzia locale per la mobilità e il trasporto pubblico (28,62%), Aeroporto di Reggio Emilia srl (16,988%);  Centro ricerche produzioni animali spa (20,83%);  Gal (11,25%), società che si occupa di sviluppo economico dell’Appennino e Lepida (0,005%) spa, che a livello regionale gestisce la rete a banda larga delle pubbliche amministrazioni.