Introdotta la possibilità di utilizzare fioriere a delimitazione dell’occupazione di suolo pubblico o come elemento di arredo, con modalità diversificate per chi è dentro o fuori del Centro storico, e con previsione di sanzioni per mancata manutenzione.

E per gli esercenti non è più obbligatorio tenere i dehors solo durante il periodo marzo/novembre: potranno scegliere liberamente qualunque periodo, purché l’area rimanga libera almeno per tre mesi nell’anno solare.

Più semplificazione e maggiore flessibilità sono l’obiettivo delle modifiche al regolamento sui dehors, frutto di un percorso di confronto con associazioni di categoria e Soprintendenza, approvate dal Consiglio, giovedì 26 ottobre, con il voto a favore di Pd, Art.1-Mdp-Per me Modena, M5s, CambiaModena (astenuti FI, Energie per l’Italia, Lega nord). La delibera è stata illustrata dall’assessora alle attività economiche Ludovica Carla Ferrari, che ha ricordato e sottolineato come “fin dal momento dell’approvazione in Consiglio, l’amministrazione comunale aveva preso l’impegno di un monitoraggio e di una verifica del nuovo regolamento, il primo mai adottato in città su questo tema, cosa che è avvenuta con continuità permettendo quindi di arrivare a decidere una serie di miglioramenti condivisi con gli operatori”.

Tra le altre novità nelle modifiche c’è il prolungamento di un anno, fino a maggio 2020, del periodo transitorio per l’adeguamento delle strutture, in considerazione delle difficoltà manifestate dalle imprese. Inoltre, è prevista la possibilità di autorizzare le botteghe storiche con i medesimi arredi e le medesime tempistiche dei pubblici esercizi di somministrazione alimenti e bevande.

Il percorso di monitoraggio dell’applicazione del regolamento, che ha portato alle modifiche, è iniziato già nel 2017, a circa un anno dall’entrata in vigore. Contestualmente è stata avviata un’attività di confronto con le associazioni di categoria e la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, per apportare correttivi che recepissero indicazioni derivanti dall’esperienza, sempre con l’obiettivo di una migliore fruibilità dello spazio pubblico, nel pieno rispetto e tutela del Centro storico.

Nel dibattito, Luca Fantoni, M5s, ha apprezzato la proroga dei termini per l’adeguamento “che consente di ammortizzare gli investimenti fatti appena prima del regolamento. Però bisogna che gli esercenti si adeguino, anche perché ormai i progetti sono tutti delineati e passano rapidamente e forse riusciremo ad avere gli stessi dehor in tutto il territorio”. Bene per il consigliere anche il fatto che il regolamento non sia “scritto sulla pietra, così, se emergeranno problemi o esigenze nuove, il regolamento potrà essere ulteriormente modificato”.

Per Adolfo Morandi, FI, il regolamento “è molto complesso e articolato e prevede adempimenti che possono mettere in grande difficoltà i piccoli esercenti. Sono state accolte alcune richieste, come la possibilità di collocare le fioriere, come è giusto lasciare agli esercenti libertà sulla scelta delle dotazioni, per quanto nell’ambito di una omogeneità. Rimangono però molte regole troppo stringenti come quella di rimuovere tutte le sere le strutture per il consumo sul posto”.

Marco Forghieri, Pd, ha sottolineato le modalità seguite per elaborare il regolamento e le successive modifiche, “tenendo conto degli effetti concreti dell’applicazione e raccogliendo proposte e cambiamenti emersi nel tempo. Quindi non sarà difficile continuare a modificarlo sulla base delle esigenze che emergeranno in futuro”.