Approvando la delibera di ratifica del risultato unanime della Conferenza dei servizi del Sant’Agostino, il Consiglio comunale di Modena oggi, giovedì 25 ottobre, ha condiviso i contenuti dell’Accordo di programma sottoscritto nelle scorse settimane che prevede sostanzialmente l’ok agli aspetti urbanistici del progetto, con la Variante al Piano strutturale comunale (Psc) e al Regolamento urbanistico edilizio (Rue) del complesso dell’ex ospedale nonché il programma di riqualificazione urbana (Pru) in variante al Piano operativo comunale (Poc).

Per procedere, però, ora servono anche le autorizzazioni sul progetto edilizio-architettonico, relative sia alle demolizioni sia ai nuovi interventi, che competono agli organismi territoriali del ministero, il Segretariato regionale e la Soprintendenza, che non hanno ancora concluso l’istruttoria. Il tema, infatti, avrebbe dovuto esser affrontato in Conferenza dei servizi ma, come ha sottolineato l’assessora all’Urbanistica Anna Maria Vandelli presentando la delibera, “i tempi lunghi della Soprintendenza hanno convinto il Comune a chiedere di sottoscrivere l’Accordo rimandando alla procedura ordinaria gli aspetti sul progetto”. Nessuna “tirata d’orecchi” dal ministero, quindi, ma una decisione assunta per evitare ulteriori allungamenti delle procedure.

La delibera è stata approvata con il voto della maggioranza (Pd e Art.1 – Mpd – Per me Modena, con Marco Chincarini che si è astenuto) e l’astensione degli altri gruppi.

“C’è chi non condivide lo strumento della conferenza dei servizi – ha commentato l’assessora Vandelli – che invece, così come è disciplinata dalle norme, dovrebbe essere usato con maggiore frequenza per favorire il dialogo e il confronto tra enti. Ma se non si condivide uno strumento, non per questo lo si può ostacolare con inerzia o inattività. In ogni caso, ora si chiude la fase dell’interlocuzione diretta, ma non è che i pareri dati nel chiuso degli uffici di una Soprintendenza non debbano essere adeguatamente motivati. Anche se non c’è interlocuzione diretta – ha sottolineato l’assessora – l’esigenza rimane, pur se con modalità meno trasparenti. Ma i nuovi vertici della Soprintendenza offrono garanzie per una collaborazione responsabile”.

Il percorso che ha portato all’Accordo di programma era stato avviato con la sottoscrizione nel febbraio 2016 dell’accordo procedimentale da parte del ministero dei Beni e delle attività culturali, del Comune di Modena e della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.

I provvedimenti urbanistici rappresentano il via libera necessario alla realizzazione dell’intervento sull’ex ospedale Sant’Agostino di Modena nell’ambito del nuovo Polo della Cultura che comprende anche Palazzo dei Musei e l’ex ospedale Estense, sulla base di un unico Progetto culturale e di una progettazione integrata dagli interventi finanziati con il progetto “Ducato Estense” del ministero dei Beni culturali.

L’Accordo di programma è stato sottoscritto da Sabrina Magrini per il ministero dei Beni e delle attività culturali – Segretario regionale, dal direttore generale del Comune di Modena Giuseppe Dieci, dal direttore generale della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena Luigi Benedetti e dalla dirigente del servizio Pianificazione territoriale e Urbanistica della Provincia Antonella Manicardi. Dopo la ratifica è prevista anche la pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione.