Piccolo è bello, dà lavoro ed esporta. Sono questi, in estrema sintesi, i risultati di una approfondita analisi dell’ufficio studi Lapam Confartigianato sulle micro, piccole e medie imprese emiliano romagnole e modenesi in particolare. L’analisi Lapam dei dati strutturali sul sistema imprenditoriale evidenzia, infatti, che in Emilia-Romagna le micro imprese attive con meno di 10 addetti sono 345.830, pari al 94,3% del totale delle imprese attive non agricole (a Modena e a Reggio questo dato si attesta sul 93,7% del totale imprese), e le piccole imprese, quelle tra 10 e 49 addetti, sono 18.293, pari al 5,0% del totale (a Modena il dato è del 5,5%, il più alto in regione a Reggio del 5,4%).

Le medie imprese, quelle tra 50 e 249 addetti, sono 2.300 in regione, pari allo 0,6% del totale (a Modena sono lo 0,7% – a Reggio 0,8%) e le grandi imprese con più di 250 sono le restanti 439, pari allo 0,1% del totale, stessa percentuale a Modena e a Reggio. Complessivamente le micro-piccole imprese con meno di 50 addetti sono 364.123, pari al 99,3 % e le Mpmi (micro, piccole, medie imprese) sono 366.423, pari al 99,9%. Gli addetti delle micro imprese attive con meno di 10 addetti sono 641.501, pari al 40,5% del totale degli addetti delle imprese attive non agricole (a Modena danno da lavorare al 40,1% del totale degli addetti non agricoli; a Reggio al 35% del totale); gli addetti delle imprese tra 10 e 49 addetti sono 329.388, pari al 20,8% del totale, a Modena il dato percentuale è più alto e si attesta sul 22,5%, a Reggio il dato percentuale è più basso e si attesta sul 20%.

Gli addetti delle medie imprese tra 50 e 249 addetti sono 224.654, pari al 14,2% del totale (a Modena il dato è del 15,2% a Reggio del 14,9%) e quelli delle grandi con 250 addetti e oltre sono 388.378 pari al 24,5% del totale, mentre a Modena nelle grandi imprese lavora il 22,2% degli addetti e Reggio Emilia il 30,1% degli addetti. Complessivamente, in regione, gli addetti delle piccole imprese con meno di 50 addetti sono 970.889, pari al 61,3% del totale e gli addetti delle Mpmi son 1.195.543, pari al 75,5%. Ammonta a 41.892 milioni di euro il valore aggiunto realizzato dalle micro-piccole imprese della regione, pari al 58,1% del valore aggiunto totale realizzato da tutte le imprese operanti nei Servizi, nel Manifatturiero esteso e nelle Costruzioni.

L’analisi Lapam Confartigianato si è soffermata anche sulle imprese artigiane che in Emilia-Romagna, al I trimestre 2019, sono 126.091, pari al 27,9% delle 451.413 imprese totali (artigiane e non artigiane) dislocate sul territorio. A Modena il dato è leggermente superiore, il 28,1% con il 20,6% degli addetti; mentre A Reggio Emilia il dato è il più alto in regione, il 34% con il 18,9% degli addetti (dati superiori a quelli regionali che si attestano sul 18,1%). Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno l’artigianato registra una variazione tendenziale negativa del -1,5%, più accentuata di quella rilevata per l’intero tessuto produttivo (-0,6%). Le imprese totali gestite da under 35 nella regione sono 33.089. Di queste un’impresa su tre (33,3%), pari a 11.033 unità, è artigiana. Il valore aggiunto realizzato dalla realtà produttiva artigiana del territorio ammonta a 16.719 milioni di euro, pari al 12,4% del valore aggiunto totale (134.556 milioni di euro).

Infine Lapam dà uno sguardo all’export delle micro e piccole imprese: le dinamiche delle esportazioni nei settori manifatturieri a più alta concentrazione di Mpi con meno di 50 addetti in Emilia Romagna rappresentano il 26,6% dell’export manifatturiero e registrano un incremento rispetto ai 12 mesi precedenti del 5,2%; a Reggio Emilia l’incidenza si attesta sul 26,8%, mentre a Modena è più bassa e si attesta sul 20,5%. I dati elaborati da Unioncamere Emilia-Romagna e ripresi da Lapam, infine, consentono di cogliere le buone performance delle imprese artigiane manifatturiere sui mercati esteri al primo trimestre dell’anno in corso con il fatturato in crescita del +0,5% e gli ordinativi del +0,9%.