Dopo il grande successo delle tappe di Roma e Treviso, il Gruppo CLAI, attivo sia nel settore dei salumi sia in quello delle carni fresche bovine e suine, ha portato l’innovativo format social “CLAI Challenge” anche a Bologna.

Due squadre in gioco, Squadra Rossa e Squadra Verde, si fronteggiano in cucina. La sfida sta nel misurarsi nella preparazione di ricette esclusive che possono conoscere solo all’inizio della gara, utilizzando naturalmente i prodotti CLAI. Due ricette per due prove, al termine delle quali la giuria tecnica ha il compito di valutare il piatto migliore e quindi proclamare la squadra vincitrice.

A condurre la sfida è stata Alessia Ventura, noto volto televisivo, mentre l’ardua scelta di decretare il piatto migliore è stata affidata a una giuria “tecnica”, composta dagli Chef della NIR, Nazionale Italiana Ristoratori presieduta dagli Chef Max Mascia e da Valentino Marcattilii del Ristorante stellato San Domenico di Imola.

Il CLAI è una cooperativa agricola di agricoltori e allevatori, nata il 20 marzo 1962 da un piccolo gruppo di persone. Oggi il gruppo si è arricchito di oltre 500 persone, “il fiore all’occhiello dell’azienda” secondo Pietro D’angeli, Direttore generale CLAI “perchè la continua ricerca, la passione, lo stare insieme, il cercare un miglioramento, portano allo sviluppo di un’azienda. Il gruppo opera sul mercato nazionale e internazionale con diverse specificità, come la selezione di carne 100% italiana che arriva da suini nati e allevati in Italia, attraverso una filiera integrata di proprietà”

Una sfida culinaria, ma anche un tour itinerante che gira l’italia per mettere in luce i prodotti del territorio. “Noi oggi abbiamo presentato la Salsiccia Casereccia che è una salsiccia asciugata, appassita – ha spiegato D’angeli – ed è il primo prodotto che si faceva in campagna dopo la lavorazione del maiale. L’altro prodotto è il Bellafesta, un prodotto più moderno per il consumatore attento perchè è un prodotto light: “Bella” perchè ricerchiamo il buono e il bello, “Festa” perchè rimanda a un momento conviviale”.

E proprio l’atmosfera di convivialità è ciò che trasmette il format:”Il tema della convivialità è per noi importantissimo perchè il salume è collegato a un momento conviviale – ha commentato Gianfranco Delfini, Direttore Marketing CLAI – Tante volte si dice che le grandi decisioni si prendono davanti a una fetta di salame, quindi riuscire a trasmettere tutto questo durante un format significa che siamo sulla strada giusta. Per noi è importante il tema del benessere, infatti in questa puntata abbiamo visto protagonista un salame light e ciò significa riuscire a stare al passo coi tempi e coi trend che i consumatori ci chiedono”.

“L’idea nasce dalla voglia di quello che è cercare di portare la qualità dei nostri salumi dando informazioni in più sui salumi stessi, sia su come cucinarli; per cui l’idea di questo format nasce per ampliare la portata qualitativa della nostra produzione – ha proseguito Delfini – L’obiettivo è quello di evidenziare la qualità dei nostri prodotti. Per noi questo è molto importante pechè oggi il consumatore non vuole più acquistare solo un prodotto buono, ma vuole acquistare anche quello che c’è dietro, la storia di quel prodotto, le persone che hanno contribuito a farlo, e credo che questo format sia azzeccatissimo per raccontare tutto questo”.

Dopo Treviso e Roma, il format CLAI Challenge ha fatto tappa anche a Bologna in compagnia della showgirl Alessia Ventura, a cui è affidata la conduzione: “Ai fornelli sono un disastro ma con i prodotti CLAI è tutto più semplice, e questa è anche per me un’occasione per imparare cose nuove. Spero che ci sia continuità in questa challenge perchè la cucina italiana è conosciuta in tutto il mondo e perchè così facendo facciamo conoscere gli ingredienti del nostro territorio, al pubblico che ci segue!”

CLAI continua il percorso impostato negli anni scorsi sulle attività di influencer marketing e di celebrity endorsement coinvolgendo, con il progetto, blogger e personaggi noti al grande pubblico, con l’ obiettivo di proporre in rete contenuti originali e di qualità, mantenendo il linguaggio e l’approccio che ogni singolo blogger ha con i propri follower e fan. Sono quindi 14 i blogger che insieme portano il messaggio di valore di CLAI ad un pubblico composto da 250.000 follower e 1.500.000 di fan.

Anche lo chef Massimiliano Mascia si è espresso sulla qualità CLAI: ”Da anni nella cucina del San Domenico, il notissimo ristorante di Imola, i salumi CLAI vengono utilizzati per arricchire i ripieni, soprattutto nelle paste fresche che fanno da protagoniste nel menu e per creare delle farce particolari. Noi al San Domenico facciamo tanto uso della CLAI, da quando ha fatto una linea speciale di carni per la ristorazione”.

Il Gruppo CLAI è attivo sia nel settore dei salumi sia in quello delle carni fresche bovine e suine, con una filiera formata da soci lavoratori e da soci allevatori.
Il Gruppo coltiva terreni, gestisce l’allevamento di proprietà e il conferimento del bestiame da parte dei soci allevatori. Inoltre, svolge internamente ogni fase della lavorazione, dalla macellazione alla produzione, controllando l’intera filiera delle carni.
La filiera del Gruppo CLAI integra e garantisce il patrimonio della tradizione con le nuove esigenze nutrizionali e gli stili di vita del consumatore moderno. La tavola dei consumatori è raggiunta non solo attraverso i diversi canali di vendita in cui opera la cooperativa (GDO, ingrosso, dettaglio, HoReCa) ma anche attraverso la rete locale dei propri punti vendita, in cui si sviluppa un rapporto quotidiano con il consumatore finale.

Il voto finale della giuria ha decretato la vittoria della squadra verde, composta dalle blogger vincitrici della seconda edizione del CLAI CHALLENGE di Treviso: Veronica Mirabella, Cristina Marras, Barbara Benetti e Simona Valli. Hanno portato in tavola un filetto di maiale, verza e salame bellafesta. La squadra rossa era invece composta da Marisa Malomo, Serena Bringheli, Andrea Pietrocola e Irene Bombarda, vincitori della prima edizione del CLAI CHALLENGE di Roma.