Diritto allo studio: questo il primo punto all’ordine del giorno della Conferenza Regione-Università che si è svolta in viale Aldo Moro; presieduta dall’assessore regionale all’Università, Patrizio Bianchi,vi prendono parte i rettori e i delegati degli Atenei dell’Emilia-Romagna e il presidente della Consulta degli studenti.
“Il sistema universitario dell’Emilia-Romagna continua ad attrarre studenti da tutte le regioni e sempre più dall’estero, a riprova dell’alta qualità dell’offerta didattica e dei servizi offerti- afferma l’assessore Patrizio Bianchi-. E siamo soddisfatti, come Regione, di essere riusciti a garantire negli ultimi cinque anni benefici per il diritto allo studio al cento per cento degli studenti idonei”.

“Dall’anno accademico 2014/2015- ha aggiunto l’assessore- ammonta a 390 milioni di euro la spesa sostenuta per erogare borse di studio e dare servizi ogni anno a circa 20mila giovani: parliamo di 41 residenze universitarie per oltre 3.500 posti letto e 82 punti ristoro.  Siamo passati dai 19.265 dell’anno accademico 2014/2015 ai 22.945 del 2018/2019, con un continuo sforzo finanziario che quest’anno richiede circa 75 milioni di euro.Dai dati delle graduatorie provvisorie- conclude Patrizio Bianchi- si registra infatti un incremento degli studenti idonei, che oggi superano i 24mila, di oltre il 6% rispetto allo scorso anno. Siamo ancora in attesa di conoscere l’attribuzione alle Regioni dei fondi nazionali, ma l’obiettivo rimane anche quest’anno quello di raggiungere il 100 per cento degli studenti idonei”.

La situazione alloggi in Emilia-Romagna
La Cru ha poi analizzato la situazione degli alloggi in regione. La sede di Bologna ha visto per l’anno accademico già avviato un aumento degli idonei al posto alloggio del 15,64%, mentre Ferrara arriva addirittura al 31,58%. Più contenuti gli incrementi di Reggio Emilia (13,88%) e Parma (11,23%), mentre il numero degli idonei della sede di Modena rimane sostanzialmente invariato.
Dal 2010 ad oggi sono stati resi disponibili 1.031 nuovi posti letto realizzati in tutte le sedi universitarie dell’Emilia-Romagna, con un investimento di oltre 14 milioni di risorse regionali. Sono 260 i posti letto in più realizzati a Bologna (residenza Castellaccio e Fioravanti), 120 a Forlì (Sassi Masini), 90 a Rimini (ex Hotel Palace), 120 a Ferrara (Santa Lucia), 350 a Modena (residenze Allegretti, Campus e San Filippo Neri), 46 a Reggio Emilia (Villa Marchi) e 15 a Parma (Ulivi).

Ulteriori cantieri programmati
In cantiere altre realizzazioni per ulteriori 940 posti letto, già finanziate con risorse regionali per quasi 18 milioni, con un cofinanziamento di atenei ed enti locali e in attesa del finanziamento ministeriale. L’investimento complessivo sarà di 109 milioni di euro. Aprirà a gennaio il cantiere per la costruzione di nuove residenze nell’area del Lazzaretto, a Bologna (382 nuovi posti letto), mentre si stanno completando le pratiche amministrative con il Miur, preliminari all’avvio delle procedure di gara, per lo studentato Baricentro a Bologna (59 posti), per quello Osservanza a Imola (51 posti) e per il San Francesco di Parma (87 posti). In attesa del via libera ministeriale i progetti dello studentato Battiferro (131 posti) e Filippo Re (90) a Bologna, dello studentato Lettimi (65 posti) a Rimini, di Villa Marchi (75) a Reggio Emilia.
A Ferrara, grazie alla cooperazione istituzionale realizzata con Acer a partire dal 2018, si sono resi disponibili oltre 200 posti alloggio che stanno risolvendo la situazione nella città estense. Sempre a Ferrara Er-go ha reperito 24 nuovi posti letto negli studentati, e anche a Bologna la disponibilità abitativa è aumentata di 21 posti letto grazie ad un accordo Comune-Acer-ER.GO.

Assegnazione degli alloggi
Per l’anno accademico 2019/2020 le assegnazioni sono ancora in corso in tutte le sedi sulla base dei posti che vengono liberati a seguito delle sessioni di laurea di questi mesi. A livello regionale sono circa 360 le matricole idonee all’alloggio che non hanno ancora avuto l’assegnazione, per le quali si sta cercando una soluzione con le Università e i Comuni sedi di attività universitaria. 348 studenti al primo anno hanno già autocertificato un domicilio reperito in maniera autonoma nella sede frequentata, e ciò consente la maggiorazione della borsa di studio da “in sede” a “fuori sede”. Altre 461 matricole non sono ancora iscritte o hanno l’iscrizione sospesa per diversi motivi.
Nel corso della Conferenza Regione-Università, infine, si è condivisa l’importanza di perseguire la più ampia inclusione verso tutti gli studenti, con attenzione alle condizioni di maggiore svantaggio, concordando strategie di interventi ad hoc per gli studenti disabili e i cosiddetti “care giver”, che si devono prendere cura di familiari con disabilità.