“Con un buon pranzo e un sorriso…”: è questa la frase evocativa scelta dal Consorzio Modena a Tavola che, in modo leggero, pur con la consapevolezza della complessità della situazione, punta a dare un segnale positivo e costruttivo all’opinione pubblica.

Quella messa in atto oggi, 3 marzo, da Modena a Tavola, è stata una sorta di chiamata alle armi, a reagire, alla quale hanno aderito praticamente tutti gli chef dei 31 ristoranti che fanno parte del Consorzio. Sono bastate poche telefonate, qualche messaggio sul telefono e in poche ore tutti si sono ritrovati a Modena, presso il Ristorante Vinicio, fianco a fianco per sottolineare in modo “collettivo” la caparbietà dei ristoratori modenesi e la loro voglia di non fermarsi. Una squadra compatta, determinata e tosta della quale fanno parte sia alcuni fuoriclasse come Massimo Bottura e Luca Marchini sia nomi meno noti, tutti però uniti dalla passione per la cucina e la valorizzazione dei prodotti tipici del territorio. Un’occasione anche per evidenziare che attorno alla cucina ruota un mondo intero di cui fanno parte il turismo enogastronomico e la filiera dei produttori delle tante eccellenze che rendono unici i piatti proposti dagli chef.

“La salute e le regole che puntano a tutelarla vanno rispettate e sostenute, ma le attività quotidiane devono proseguire anche per ristabilire un clima che non sia condizionato solo da ansia e paura. Ritrovarsi a tavola è un’ottima occasione per farsi una carezza, distrarsi, stare con la famiglia o con gli amici, rompendo una pesante cappa che rischia di bloccare tutto. Non possiamo inoltre dimenticare che ognuno di noi svolge una attività d’impresa, che diamo lavoro a decine di persone. Su questo fronte auspichiamo che anche la politica si metta al nostro fianco per adottare provvedimenti che ci aiutino a superare questa fase così difficile” ha sottolineato il presidente di Modena a Tavola, Stefano Corghi.

Il messaggio è forte, chiaro ed univoco: con un buon pranzo e un sorriso si può fare tanto. Ogni chef poi lo declinerà sicuramente nel modo migliore, mettendo nel piatto il proprio estro, la propria professionalità e un pizzico di energia in più per superare anche questa difficoltà.