rolaCostruire un nuovo Patto per il lavoro e lo Sviluppo sostenibile che disegni le condizioni per una ripresa economica e sociale, nella piena consapevolezza che non sarà possibile una mera ricostruzione di quanto c’era prima dell’emergenza sanitaria, ma che occorrono paradigmi che ci conducano verso un nuovo equilibrio sociale ed economico capace di rispettare e salvaguardare le risorse ambientali esistenti.

E’ quanto ha proposto il sindaco metropolitano Virginio Merola in un incontro con le associazioni imprenditoriali, le organizzazioni sindacali del territorio bolognese.

“La logica con cui vi propongo di costruire il nuovo Patto, in stretto raccordo con le Unioni di Comuni, è inclusiva – ha spiegato Merola – e ritengo quindi importante coinvolgere anche il sistema delle Partecipate e tutte le realtà del territorio: dal Terzo settore, agli attori chiave del sistema educativo, sociale della sanità e della ricerca…. E’ il momento in cui tutti noi dobbiamo assumere una responsabilità sociale, collettiva e individuale, condividendo in modo unitario le strategie di sviluppo del territorio”.

Il Patto non sarà un nuovo strumento di programmazione ma si inserirà negli strumenti metropolitani esistenti (dal Piano strategico all’Agenda metropolitana per lo Sviluppo Sostenibile fino al Piano Territoriale Metropolitano appena assunto) e selezionerà una serie di progetti concreti e partecipati volti a proteggere le persone (disoccupati, sottoccupati, anziani, giovani, bambini), a dare valore alle risorse ambientali, a sostenere le aziende e gli altri soggetti economici no profit.

“In questa fase – ha continuato Merola – il sistema produttivo dovrà essere accompagnato in modo deciso (anche grazie alla spinta delle imprese pubbliche) alla transizione verso il green new deal, valorizzando le filiere di eccellenza che caratterizzano il sistema bolognese e puntando in modo deciso sul nuovo hub dei big data e i nuovi settori produttivi della green economy, con un’attenzione particolare – nella nostra azione – ai giovani e all’Appennino e con la consapevolezza che la salvaguardia del lavoro è la nostra priorità: mentre progettiamo il nuovo, non vogliamo lasciare indietro nessuno”.

“A settembre – ha concluso Merola – vogliamo essere pronti per condividere una prima proposta con la Regione, come contributo del sistema metropolitano bolognese al Patto regionale. Consapevoli che c’è una battaglia alle porte molto importante per il destino di questa comunità: quella per rendere definitivo il fatto che una quota parte dei Fondi strutturali europei sia assegnata direttamente alle Città metropolitane”.