Reggio Emilia si colloca al 5° posto nella classifica 2020 “Ecosistema urbano-Rapporto sulle performance ambientali delle città” realizzata da Legambiente e Ambiente Italia, che hanno monitorato, in 104 città italiane, 18 parametri in grado di definire le città più green e sostenibili.

Nella classifica – giunta alla ventisettesima edizione e pubblicata oggi dal Il Sole 24Ore – Reggio Emilia guadagna 7 posizioni rispetto allo scorso anno ed è prima fra le città capoluogo dell’Emilia-Romagna.

Mobilità sostenibile, in particolare estensione e sviluppo della rete ciclabile; raccolta differenziata; numero di alberi per abitante; progetto ‘Reggio Emilia città senza barriere’ sono gli indicatori che hanno spinto Reggio Emilia nel top five della classifica.

 

HANNO DETTO – “La sfida della sostenibilità è la sfida del nostro tempo, vale per le istituzioni, per le imprese, per i cittadini. Si tratta di una sfida e di un lavoro collettivi, in cui la comunità sceglie e agisce per il bene comune. La valutazione del percorso di una città deve essere osservato e valutato in un orizzonte temporale di medio termine. Lo prova il risultato di Ecosistema urbano 2020 per Reggio Emilia, che è esito di politiche innovative, sviluppate e consolidate negli ultimi 6 anni, e della indispensabile collaborazione e sensibilità dei cittadini: è un riconoscimento per tutti”, afferma il sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi.

“Reggio Emilia cresce sui temi dell’ambiente, grazie anche all’apporto di Iren erogatore di diversi e importanti servizi ambientali, e della mobilità sostenibile e su un progetto innovativo, ‘Reggio Emilia città senza barriere’, dimostrazione di una cultura della sostenibilità che non prescinde dalla qualità della vita delle persone ed in particolare di quelle più fragili. Questi nuovi punti di forza si associano a competenze storicamente distintive, come educazione, servizi alla persona e sanità. Ora – conclude il sindaco – dobbiamo fare meglio, affrontiamo insieme e con maggiore determinazione la sfida della transizione ecologica come valore condiviso e basato su progetti già in cantiere, fra i quali il nuovo Piano urbanistico generale, la nuova Tranvia, l’adesione al Mab Unesco, il Piano di forestazione urbana”.

“Sono molto felice dell’esito di Ecosistema urbano per Reggio Emilia – dichiara Carlotta Bonvicini, assessora alle Politiche per la Sostenibilità – perché questo conferma che stiamo andando nella direzione giusta. Le classifiche ci aiutano a comprendere i trend e quanto le politiche siano effettivamente raccontabili; sono importanti perché ci permettono di ingaggiare i cittadini sui temi ambientali, renderli partecipi e interessati. Ora l’obiettivo è continuare a puntare alto perché sono ancora tanti i parametri su cui la nostra città merita di migliorare ancora di più, dal trasporto pubblico all’efficientamento energetico, e siamo qui per riuscirci. Ringrazio i tecnici per il grande lavoro di raccolta dei dati, indispensabile base di partenza per il nostro lavoro, in un anno in cui le difficoltà non erano e non sono poche”.

“E’ motivo di grande soddisfazione ricevere questo importante riconoscimento, che vede il progetto Città senza barriere come una delle migliori azioni (best practice) nazionali – dice Annalisa Rabitti, assessora a Cultura e Pari opportunità – Un riconoscimento che premia il lavoro fatto in questi anni dalla nostra Amministrazione insieme con i cittadini per abbattere barriere architettoniche e mentali, nella convinzione che le differenze siano una risorsa culturale ed etica. Parlare di sostenibilità vuole dire parlare anche di accoglienza e sostenibilità umana. Una città accessibile lo è per tutti: per una persona con disabilità, per una mamma con il passeggino, per un anziano o per qualsiasi cittadino e cittadina. Questo risultato è una conferma che ci spinge a proseguire nel lavoro per rendere sempre più Reggio Emilia la città di tutte le persone”.

 

DATI E ASPETTI SPECIFICI – Nelle classifiche di dettaglio, anch’esse costruite su un campione di 104 città italiane, Reggio Emilia si colloca al:

·         1° posto per estensione della rete di piste ciclabile (metri equivalenti ogni 100 abitanti): 44,4 metri equivalenti di ciclabili e Zone 30 ogni 100 abitanti. Anche nel 2019, Reggio Emilia fa registrare il valore più alto con 5 chilometri di piste e 3 chilometri di Zone 30 in più rispetto all’anno precedente (30 chilometri di ciclabili in più negli ultimi 6 anni);

·         4° posto per numero di alberi collocati in aree urbane di proprietà pubblica (strade, piazze, parchi) ogni 100 abitanti: 46 alberi ogni 100 abitanti;

·         5° posto per raccolta differenziata dei rifiuti, potenziata con metodo porta: 82,9% del raccolto con questa modalità virtuosa. Questa modalità di raccolta è stata estesa nell’arco di 5 anni a 120.000 cittadini reggiani;

·         Reggio Emilia città senza barriere, oltre contribuire al punteggio generale, ha ricevuto quella che si potrebbe definire una “menzione d’onore”. Si descrive il progetto e si legge, fra l’altro, nel rapporto: “Partito con uno stanziamento di 600 mila euro, si è ormai radicato a Reggio Emilia e oggi ogni settore della Pubblica amministrazione, ma anche i soggetti privati, hanno ben presenti gli obiettivi del progetto che coinvolge anche gli ambiti culturali della città”.

Risultano buoni, nello studio sull’Ecosistema urbano, i numeri indici legati all’inquinamento atmosferico, stabili e positivi i consumi idrici e le energie rinnovabili. Il monte di rifiuti prodotti cresce però dai 695 chili pro capite all’anno, ai 699 del 2019. Fra le annotazioni positive anche l’aumento, nel 2019, di passeggeri del servizio di trasporto pubblico (dagli 87 viaggi per abitante all’anno, a 100). Reggio Emilia può guardare a un Green new deal nella prospettiva 2030, nella convinzione che le città siano sempre di più il fulcro di politiche innovative orientate ad essere sostenibili e a misura d’uomo.