ph©elisabetta baracchi

Gino Garagnani di Spilamberto con il suo Aceto Balsamico Tradizionale, si aggiudica il 54° Palio di San Giovanni con ben 315,479 punti. La cerimonia di premiazione si sta svolgendo ora a Spilamberto, a Villa Fabriani nella sede della Consorteria, dove sono stati convocati esclusivamente i premiati, nel rispetto delle normative anti-covid.

Sono stati premiati anche gli altri 11 finalisti: al secondo posto si è classificato Sandro Zoboli di Modena con 315,333 punti, al terzo Piergiorgio Simonini di Castelvetro con 314,958; seguono Cristina Frabetti di Ravarino con 313 punti e Aldo e Andrea Zanetti di Modena con 312,604 punti.

Il primo classificato ha ricevuto prestigiosi premi: il diploma ufficiale della Consorteria, un cucchiaino d’oro per l’assaggio e il “torrione di Spilamberto”, che viene consegnato anche a tutti i finalisti: si tratta di un bassorilievo in bronzo che raffigura il torrione di Spilamberto. Dopo alcuni giorni dalla premiazione, poi, arriva il riconoscimento più importante: il Gran Maestro Maurizio Fini si recherà a casa del vincitore per marchiare a fuoco le botti dell’acetaia con il logo della Consorteria.

Ecco la graduatoria ufficiale degli altri sette Aceti Balsamici Tradizionali finalisti:

6° Roberto e Stefania Antichi di Modena con 312,125 punti

7° Stefano Tonioni dell’Area Frignano con 309,958 punti

8° Acetaia Comunale di Fiorano con 309,938 punti

9° Giuseppe Corradini di Formigine con 308,708 punti

10° Marcello Rosi di Castelnuovo Rangone con 308,646 punti

11° Carlo Luppi di Ravarino con 306,292 punti

12° Quarto Serafini dell’Area Nord con 305,833 punti.

Soprattutto quest’anno i numeri del Palio sono da record: 1.040 i partecipanti, oltre ogni aspettativa per un anno così complesso. Da inizio settembre oltre 6.500 provette di aceto – ricavate dagli oltre 1.000 campioni ricevuti – sono state spedite dalla sede della Consorteria a 200 tra Maestri Assaggiatori, Assaggiatori, Allievi Assaggiatori: ciascuno di loro ha potuto accedere a un sistema di valutazione online, potendo così completare tutte le fasi di assaggio e valutazione in autonomia, ma con un’assistenza continua da remoto.

Con la collaborazione di tutti abbiamo reso fattibile ciò che sembrava impossibile da realizzare: ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo ideato nuove modalità per porare avanti il nostro lavoro, da sempre basato sul confronto vis a vis – sottolinea il Gran Maestro Maurizio FiniIn questi mesi è mancata in maniera viscerale la socialità, la possibilità di ritrovarsi, ma abbiamo acquisito nuovi utilissimi strumenti – il kit di assaggio, il software per le valutazioni, i sondaggi telematici, una modalità di comunicazione tempestiva attraverso le mail – che si sono rivelati estremamente “democratici” e hanno consentito di essere ancora più inclusivi, assicurando il coinvolgimento di tutti. La situazione di emergenza ci ha spronato al cambiamento e a trovare il modo migliore per arrivare a tutti, senza lasciare indietro nessuno. Solo così siamo riusciti a premiare ancora una volta il miglior aceto, in un anno a dir poco particolare”.”