“La posizione del Partito Democratico di Sassuolo nei confronti dell’Housing Sociale di Via Respighi era è e resta di carattere propositivo. Il progetto era stato avviato dalla precedente giunta ma la fase più importante di dialogo con il privato proprietario dell’immobile ha disatteso le aspettative del programma inziale.

Riconosciamo la possibilità di accedere alle graduatorie “agevolate” a categorie che non possono entrare in quelle dell’edilizia residenziale popolare (ERP) e Acer ma nell’intervento si doveva necessariamente richiedere di più all’investitore privato il Fondo Housing per l’Emilia Romagna, Fondo comune di investimento immobiliare promosso da fondazioni bancarie e riservato ad investitori qualificati. Fondo, che come descrive il sito internet è “specializzato nella promozione e realizzazione di iniziative volte a un contesto abitativo e sociale all’interno del quale sia possibile non solo accedere a un alloggio adeguato, ma anche a relazioni umane ricche e significative”.

Il nostro interesse come quello degli amministratori attuali è quello di migliorare le condizioni del quartiere ma mentre noi riteniamo che si sarebbero potuti chiedere ulteriori interventi su tutto il quartiere, la giunta attuale ha ragionato solo a un miglioramento strutturale dell’edificio.

La zona necessita infatti dell’attivazione di reti sociali e punti di aggregazione che gli conferiscano un’identità ben precisa e consenta di non tornare ad essere un quartiere ai margini del tessuto urbano ma di diventare un punto di riferimento ideale sia per i nuovi residenti sia per l’intero abitato.

Il progetto si sarebbe dovuto porre l’obiettivo di valorizzare l’area, animandola di una nuova identità, di servizi, strutture e spazi di aggregazione che siano occasione d’incontro tra i nuovi residenti e la comunità di vicinato, potenziali fruitori dei servizi locali ed urbani offerti dall’intervento stesso.

Si sarebbero dovuti coinvolgere abitanti del quartiere in un percorso di “progettazione partecipato” condotta da operatori esperti che avrebbe dovuto coinvolgerli in una modalità di ascolto e confronto propositiva e continua. Un ascolto differente e attento, diverso da quello messo in campo dalla giunta attuale, presente si ma soltanto in modo sporadico.

Come ripetiamo spesso sono le visioni che abbiamo che ci differenziano totalmente ed è per questa ragione che in consiglio comunale ci siamo astenuti”.

(Paolo Piccioli, Segretario PD Circolo di Sassuolo)