Un messaggio di ottimismo per il mercato immobiliare:  nei primi mesi del 2021 il mercato ha ripreso vigore, segnando un +38% rispetto al 2020 e quasi un +20% sul 2019. “Sono dati che si riflettono anche sul territorio provinciale – spiega Anama Confesercenti Modena – mentre è diversa la situazione per gli immobili legati a imprese e aziende, dove il mercato è stato fortemente ridimensionato dalla pandemia”.

Sul mercato immobiliare della provincia di Modena soffia un vento di fiducioso ottimismo. Superata anche la terza ondata pandemica molte famiglie hanno manifestato l’esigenza di migliorare la propria condizione abitativa, cercando case con maggiori spazi interni, con balcone e giardino. Già a partire da quest’anno il numero di transazioni tornerà ad allinearsi alla situazione pre pandemica, rispetto alla flessione cumulata nel biennio 2020-21.  Si assiste anche a una risalita dei prezzi, che consentirà al settore di contenere le perdite accumulate, a fronte di una prospettiva di debolezza che si pensava potesse protrarsi per almeno un biennio.

Secondo Anama – Confesercenti si può parlare, di segnali positivi che vengono dal mercato: “Sale la fiducia dei consumatori – afferma Archimede Pingiori, presidente ANAMA Confesercenti Modena – che testimonia l’irrobustirsi di aspettative espansive, sostenuta anche dai mutui a tasso fisso con tassi di interesse fisso all’ 1% al 1,5%  con garanzia statale  per i giovani. Se si valuta il grado di concretezza delle dichiarazioni d’intenti delle famiglie interessate all’acquisto possiamo valutare positivamente l’ andamento del mercato immobiliare nella nostra provincia”.

Più incerta risulta l’evoluzione del mercato immobiliare relativo alle aziende: la pandemia ha ridimensionato fortemente questo mercato con una significativa flessione degli investimenti nel 2020 al 30% e un primo semestre 2021 ancora piuttosto fiacco: “Tutto dipenderà dai tempi che saranno necessari per il ritorno a stili di vita analoghi a quelli pre-Covid. Con una certezza ed una consapevolezza e cioè che taluni cambiamenti, quali l’accresciuta propensione all’utilizzo dell’online e del lavoro a distanza, siano da ritenersi strutturali. Andamento in controtendenza invece per quello che riguarda il mercato delle attività artigianali metalmeccaniche, ma andamento critico per quanto riguarda il mercato direzionale ancora abbastanza fiacco”.

Conclude Pingiori: “Per consolidare la tenuta che il mercato immobiliare della nostra provincia, sia residenziale che d’impresa, ha saputo dimostrare nel corso delle ondate pandemiche, occorrerà che alle aspettative macroeconomiche faccia seguito la concretezza delle dinamiche reali. Si tratta di una prospettiva verosimile, che tuttavia impone attenzione e cautela”.