L’Amministrazione comunale di Formigine sta portando avanti un ampio progetto volto a migliorare la consapevolezza che un’alimentazione sana e biologica sia un fattore fondamentale per la salute di bambini e adulti ed è anche un’esperienza per apprendere il valore dello “spreco zero”.
Tutti gli alunni delle scuole primarie del territorio hanno ricevuto un contenitore “Foody Bag” nel quale sia possibile riporre da casa una merenda sana, non confezionata e sostenibile anche per l’ambiente, e al ritorno da scuola possa trasformarsi in un contenitore per il pane e la frutta eventualmente non consumati in mensa.
Dal 2018, le nostre mense scolastiche formiginesi, grazie alla presenza di un’alta percentuale di alimenti biologici, hanno ottenuto il marchio di Mense Biologiche Certificate del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e hanno ricevuto fondi per la promozione dell’educazione alimentare.
All’interno del progetto “Formigine a tutto Bio!”, rientra un’offerta formativa specifica rivolta alle classi e una rivolta alle famiglie, con conferenze online che si svolgeranno nel mese di novembre alle 18.30, sul canale Youtube del Comune. La prima, martedì 16 novembre, sarà tenuta dall’agronomo Daniele De Leo, esperto di biologico, e da una dietista che parlerà dei benefici della dieta mediterranea. La seconda, in programma martedì 23 novembre, sarà curata dal divulgatore ambientale Marco Pellegrini e si focalizzerà sullo spreco alimentare.
Afferma il Vicesindaco con delega all’Istruzione Simona Sarracino: “Siamo consapevoli che le basi vadano gettate fin dall’infanzia, per creare adulti responsabili, sensibili al tema dello spreco alimentare e con un’ottica di salvaguardia dell’ambiente, anche alla luce degli obiettivi dell’Agenda ONU 2030. Infatti, nel mondo ogni anno circa un terzo del cibo prodotto, corrispondente a 1,3 miliardi di tonnellate, per un valore pari a circa mille miliardi di dollari, finisce nella spazzatura dei consumatori e dei commercianti, oppure va a male a causa di sistemi di trasporto o pratiche agricole inadeguati. Pensiamo che ognuno di noi possa fare la propria parte, per invertire queste tristi statistiche. Noi iniziamo con l’educare cittadini consapevoli e responsabili, attenti al loro benessere e a quello dell’ambiente”.