Nelle giornate del 6 e 7 dicembre il Comando Vigili del Fuoco di Reggio Emilia ha effettuato degli addestramenti operativi in campo, presso due Aziende del territorio: l’Acciaieria di Rubiera e la DOW Chemical di Correggio. In quest’ultima ha preso parte anche il Comando di Modena con due squadre intervenute da Carpi.

Presso l’Acciaieria di Rubiera è stata simulata una rilevante fuga di gas da un forno di ricottura ove i lingotti d’acciaio subiscono i trattamenti siderurgici secondari. L’attivazione dell’allarme generale dello stabilimento ha mobilitato la squadra di emergenza interna che ha individuato la zona interessata, effettuato una prima messa in sicurezza del forno e, successivamente, ha provveduto a verificare l’effettiva evacuazione delle varie postazioni di lavoro, nonché il blocco degli impianti di processo.

All’arrivo delle squadre dei Vigili del fuoco è stata verificata l’efficacia dell’intercettazione della dispersione del gas dall’impianto, a seguire, è stata condotta una verifica strumentante al fine di escludere la presenza di sacche di gas residuo nei meandri dell’impianto di trattamento.

Le manovre hanno consentito di testare l’efficienza del piano di emergenza interno, con particolare riferimento allo scambio di notizie e collaborazione tra squadra Aziendale e Vigili del fuoco. Al termine delle manovre si è tenuto un debriefing congiunto presso gli impianti più significativi dell’Azienda. Il Comando ha partecipato con due squadre, per un totale di 10 unità.

Il 7 dicembre, alla Dow di Correggio, un’emergenza diversa: una dispersione di (TDI) toluene diisocianato, sostanza tossica usata insieme ai polioli per la produzione di prodotti poliuretanici. In particolare, è stato simulato uno sversamento a terra di TDI in conseguenza della rottura di una tubazione durante le operazioni di travaso da autobotte. La squadra di emergenza interna ha dato l’allarme secondo le procedure del piano di emergenza, ed ha contattato gli Enti preposti per la gestione di una probabile emergenza esterna, essendo il sito in argomento ricadente nelle Aziende a rischio di incidente rilevante ai sensi del D.Lgs. 105/2015, la cd. legge Seveso.

Come ragionevolmente ipotizzabile nella realtà, la prima squadra ad essere intervenuta è stata quella del distaccamento di Carpi, la più vicina territorialmente. La squadra modenese ha dapprima soccorso un operatore svenuto nelle immediate vicinanze del sinistro e, a seguire, ha effettuato la perimetrazione delle zone operative a diversa pericolosità, secondo i criteri in uso nella pianificazione degli interventi di tipo NBCR (nucleare, biologico chimico e radiologico), ovvero, identificando la zona rossa, arancione e gialla, ad ognuna delle quali corrisponde un diverso livello di protezione individuale dei soccorritori. La perimetrazione è stata fatta con l’ausilio di uno strumento campale denominato Pid (rilevatore di gas a fotoionizzazione) in grado di stimare con buona approssimazione i limiti di soglia del TDI.

Le squadre giunte da Reggio Emilia, con unità NBCR di livello 2, hanno invece effettuato la bonifica della parte contaminata, indossando una vestizione ad alto isolamento e dispositivi di protezione completa delle vie respiratorie. È stato inoltre allestito il corridoio di decontaminazione tra la zona rossa e quella gialla, ove in corrispondenza di quest’ultima, è stata approntata la doccia di decontaminazione per le unità che hanno effettuato la bonifica della sostanza. Con la svestizione degli operatori di contatto si è concluso l’intervento NBCR.

In questo caso, le manovre condotte hanno consentito di verificare il livello di apprendimento delle articolate procedure operative in ambito NBCR, che prevedono l’impiego di attrezzature e dispositivi di protezione individuale di uso non comune, e una vasta conoscenza sulle sostanze pericolose e le strategie di contrasto al rischio chimico. La simulazione si è svolta durante tutta la mattinata, mentre l’intero pomeriggio è stato dedicato al debriefing operativo, in parte in Azienda ed in parte nell’aula didattica del Comando di Reggio Emilia. Cinque le squadre intervenute, due da Modena e tre da Reggio Emilia, per un totale di 20 unità.

Presenti inoltre 5 unità NBCR di livello 2 e 3 in qualità di osservatori per le attività di debriefing e collaborazione con l’Azienda ospitante.