Per il secondo anno consecutivo il progetto presentato da Gianpiero Spinelli, studente alla fine del terzo anno del corso di studi triennale in Informatica del Dipartimento di Scienze Fisiche, Informatiche e Matematiche, è tra i 350 premiati della “Swift Student Challenge 2022”, la competizione di coding organizzata annualmente dalla multinazionale Apple e aperta a studenti e studentesse di istituzioni scolastiche e accademiche di tutto il mondo.  Ogni anno vengono presentati milioni di progetti individuali e quest’anno è stata introdotta una nuova formula.

Gianpiero Spinelli racconta che “diversamente dalle edizioni degli ultimi anni in cui veniva chiesto di creare un PlaygroundBook, la sfida quest’anno prevedeva lo sviluppo di una vera e propria applicazione in SwiftUI, il framework per la creazione di interfacce grafiche e app su dispositivi iOS presentato da Apple nel 2019. Quindi, nei 19 giorni tra la pubblicazione del bando e la consegna del progetto, oltre a pianificare il contenuto dell’applicazione, ho dovuto anche pensare a come strutturare l’applicazione, complicazione che non si presentava nelle edizioni precedenti in quanto PlaygroundBook ha una struttura predefinita.”

Per questa edizione l’obiettivo di Spinelli è stato quello di spiegare le basi della crittografia concentrandosi sui cifrari (cifrario di Cesare, cifrario di Vigenére e scacchiera di Polibio), in modo semplice e interattivo, per permettere anche ad un utente senza conoscenze pregresse di potersi avvicinare al mondo della sicurezza informatica.

Lo studente Unimore ha sviluppato un’applicazione con le ultime tecnologie interamente in SwiftUI, supportando VoiceOver per facilitare l’utilizzo ai non vedenti, e divisa in tre capitoli, uno per ogni cifrario.

Essendo la crittografia un argomento complicato e difficile da comprendere” continua Gianpiero Spinelliho voluto provare a semplificare questo concetto partendo dalle basi. Magari in futuro potrei pubblicarne una versione più completa, proponendo argomenti e concetti sempre più complessi, così da arrivare a parlare delle tecnologie più moderne. Credo infatti che un’applicazione del genere, proponendo un percorso graduale e interattivo, possa essere un valido strumento per avvicinare le persone alla sicurezza informatica o per aiutare gli studenti nello studio o nel ripasso di questi argomenti. La fase di sviluppo e ricerca di questa piccola applicazione, ad esempio, per me è stata un’ottima occasione di ripasso e consolidamento delle basi che ho appreso durante il corso Cyber Physical Security.”

Noi docenti del corso di studio in Informatica” afferma la Prof.ssa Manuela Montangeroguardiamo con un certo orgoglio i nostri studenti che raggiungono questi risultati, assolutamente non scontati. Non solo Gianpiero si è messo in gioco partecipando a questa challenge, ma è stato premiato per due anni consecutivi. Il fatto che la formula della competizione sia cambiata dall’anno scorso rende il risultato ancora più importante, in quanto non si è trattato solo di provare a fare qualcosa di simile a quello dell’anno scorso, ma di trovare il modo di utilizzare quello che aveva imparato dall’esperienza dell’anno scorso per affrontare la nuova sfida di quest’anno. Questa è proprio una delle lezioni importanti che cerchiamo di insegnare: utilizzare le competenze acquisite durante il corso di studi per affrontare sfide nuove, che è quello che si troveranno a fare nel mondo del lavoro una volta laureati/e.”