Si tiene nelle giornate di venerdì 23 e sabato 24 settembre, nell’Aula Magna del Centro Servizi del Policlinico di Modena, il convegno Dall’Università all’Ospedale: Anestesia e Rianimazione, che è oggi alla sua quarta edizione e costituisce un periodico incontro tra Specialisti e Specializzandi. La pandemia ha costretto a posporre l’ultima edizione ma questa è l’occasione, a lungo attesa, di un nuovo incontro in presenza, verso, speriamo, la normalità.

L’evento è organizzato dalla Scuola di Specializzazione in Anestesia, Rianimazione, Terapia Intensiva e del dolore, di cui è coordinatore il prof. Alberto Barbieri di UNIMORE, in collaborazione con la Struttura Complessa di Anestesia, Rianimazione e Terapia Intensiva dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena che ha sede all’Ospedale Civile di Baggiovara, diretta dalla dottoressa Elisabetta Bertellini.

Scopo dell’evento, che vedrà la partecipazione dei direttori delle quattro scuole di specializzazione dell’Emilia-Romagna è, nell’ambito delle diverse sessioni, che riguardano argomenti fondamentali della disciplina, favorire il confronto tra esperti riconosciuti a livello nazionale e internazionale e, non soltanto, specialisti, ma anche e soprattutto giovani specialisti e medici in formazione.

“Scuola di Specializzazione e Ospedale – ha spiegato la dottoressa Elisabetta Bertellini (foto), Direttore della Struttura Complessa di Anestesia, Rianimazione e Terapia Intensiva dell’Ospedale Civile – ormai da tempo hanno un rapporto di stretta interazione; rivestono un ruolo fondamentale per i futuri Specialisti i numerosi tutor, anche delle reti provinciali, che si alternano nel percorso di formazione. Si è osservato negli anni recenti, dopo il Diploma, un fenomeno di rapido ingresso del neo-specialista nel mondo professionale che ha, di fatto, portato ad un continuum dall’Università all’Ospedale. Oggi questa tendenza è stata superata dagli eventi che hanno determinato, con l’attivazione dei decreti governativi per l’emergenza, addirittura una sovrapposizione tra gli ultimi anni del Corso di Specializzazione e l’inizio della carriera ospedaliera: ancora Medico in formazione specialistica e già Dirigente Medico”.

La pandemia da COVID-19 ha messo in evidenza come le Scuole di Anestesia, Rianimazione, Terapia Intensiva e del Dolore siano risultate un prezioso serbatoio di Medici con competenze specializzate che si sono rapidamente resi disponibili a far fronte all’emergenza. E, importante sottolineare che, insieme a esperti riconosciuti, ci saranno tra i Relatori anche giovani specialisti a significare la continuità scientifica nell’ambito della Disciplina.

“La Scuola di Specializzazione in Anestesia, Rianimazione, Terapia Intensiva e del Dolore di Modena – aggiunge il prof. Alberto Barbieri di Unimore – che ha sede presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria (AOU) di Modena vanta una ampia rete di sedi formative:   infatti ne fanno parte   oltre agli Ospedali dell’AOU e dell’AUSL di Modena anche quelli dell’AUSL di Reggio Emilia e, per la parte Cardiochirurgica, l’Hesperia Hospital di Modena e Villa Salus di Reggio Emilia. Attualmente alla Scuola sono iscritti 147 Allievi che periodicamente ruotano nelle varie sedi seguendo un preciso programma formativo con l’obiettivo del raggiungimento della maturità professionale. Molti frequentano anche strutture di eccellenza extra-rete o straniere.  Attualmente 18 Allievi del IV e V anno sono già a contratto presso varie Aziende Sanitarie. Nell’ultimo decennio il programma formativo della Scuola di Specializzazione ha dovuto affrontare due gravissime emergenze: il doppio evento sismico che ha colpito il nostro territorio nel 2012 e la pandemia da COVID-19, che ha richiesto lo sviluppo e il perfezionamento di strategie di ridistribuzione tempestive per soddisfare esigenze sanitarie in rapida e radicale evoluzione”.