Calderara di Reno entra ufficialmente tra i ComuniCiclabili. Lo ha fatto ieri, 3 aprile, durante il secondo momento ufficiale, dopo quello di fine gennaio, per la consegna delle bandiere gialle della ciclabilità italiana 2023 alla sesta edizione di FIAB ComuniCiclabili, il riconoscimento della Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta che valuta l’impegno dei territori italiani nel promuovere la ciclabilità come modello di mobilità sostenibile.
Con una cerimonia virtuale, il network creato da FIAB ha dato il benvenuto nella comunità virtuosa ad 8 nuove realtà: tra queste tutti i Comuni dell’Unione Terred’Acqua tra i quali, appunto, Calderara di Reno. Sempre ieri è stata rinnovata la bandiera a 36 degli altri 174 centri già in rete, tra i quali 10 città capoluogo. L’assegnazione della bandiera gialla è associata ad un certo numero di punti, da 1 a 5, conferiti sotto forma di bike-smile, che per Calderara sono quest’anno, al debutto, 3. Il riconoscimento attribuisce ai territori un punteggio assegnato sulla base di un’analisi oggettiva degli aspetti che interagiscono con la bicicletta quale mezzo di trasporto sostenibile. Le aree di valutazione sono quattro: mobilità urbana (ciclabili urbane, infrastrutture, moderazione traffico e velocità), governance (politiche di mobilità urbana e servizi), comunicazione e promozione, cicloturismo.
Per Calderara e la sua Amministrazione comunale, in prima linea nel promuovere azioni volte alla sostenibilità e alle buone pratiche per uno stile di vita green, il riconoscimento rappresenta allo stesso tempo un motivo di orgoglio e un punto di partenza: «Mi ha fatto davvero piacere – sostiene il sindaco Giampiero Falzone – partecipare alla cerimonia di conferimento della bandiera da parte di FIAB, perché evidentemente le nostre logiche non sono passate inosservate. Questa iniziativa ha come punto di forza l’osservazione in loco da parte dell’associazione, dunque non è “sulla fiducia” ma basata su criteri oggettivi. Abbiamo tra gli obiettivi di mandato la creazione di una città sostenibile, e all’interno di questa la mobilità ha un valore altissimo: ci siamo impegnati tanto per lo sviluppo delle infrastrutture, le ciclabili urbane grazie alle quali abbiamo ottenuto un punteggio alto, e siamo pronti a lavorare per colmare le lacune, per esempio il cicloturismo che siamo pronti ad accogliere. Abbiamo lavorato negli scorsi anni sul fronte “Bike to work”, un progetto che incentiva la mobilità sostenibile casa-lavoro, e altri progetti abbiamo in cantiere. Si tratta di un’iniziativa che ci dà entuasiasmo e coraggio, siamo pronti a lavorare per confermarci bandiera gialla nel 2024».
ComuniCiclabili, che in questi anni ha coinvolto quasi 180 Comuni italiani di ogni dimensione, tra cui 9 capoluoghi di regione e 26 capoluoghi di provincia, «non è un premio – ha sottolineato Alessandro Tursi presidente di FIAB – ma uno strumento pensato e sviluppato per aiutare le amministrazioni a valutare, sulla base di precisi criteri, quanto il loro territorio sia realmente a misura di bicicletta per i residenti e per i turisti, e ad accompagnarle in un percorso di costante miglioramento nel tempo». Il momento formativo offerto da FIAB ai ComuniCiclabili è stato dedicato, infine, al tema delle “Città 30”, un modello per migliorare la sicurezza stradale nei centri urbani, ridurre i morti sulle strade e rendere le città sane e vivibili: «Una tematica, quello della sicurezza stradale, che ci sta ugualmente molto a cuore – aggiunge Falzone – e sulla quale stiamo lavorando in termini di prevenzione, con la recente installazione di 5 velobox nei tratti più a rischio del nostro territorio e con la classificazione della prima strada del territorio (vecchia via Roma) come strada F-BIS, nuova soluzione per riconvertire strade alla ciclabilità».