In coincidenza con il concerto di Harry Styles di sabato 22 luglio alla Rcf Arena Campovolo, i Musei Civici di Reggio Emilia hanno fatto registrare un significativo aumento di visitatori. E’ significativo che queste presenze siano state rilevate a fine luglio, quando i Musei Civici sono assai meno frequentati che in altri periodi dell’anno.

PICCO DI VISITATORI PER IL CONCERTO – In particolare:

  • sabato 22, il Palazzo dei Musei, cuore del sistema museale con le Collezioni storiche e il Nuovo Museo di Italo Rota, ha ricevuto la visita di 220 persone (nell’ultimo sabato di luglio 2022, gli ingressi furono 101). E il venerdì 21 luglio 2023, giorno precedente al concerto, Palazzo dei Musei aveva già attratto 161 visitatori;
  • lo stesso sabato 22 luglio 2023, il Museo e la Sala del Tricolore, altro polo attrattivo del sistema museale civico, hanno contato 300 visitatori (furono 62 nell’ultimo sabato di luglio 2022).

Inoltre, rispetto al sabato della settimana precedente (13 luglio 29023), la differenza giornaliera di presenze è veramente rilevante:

  • al Palazzo dei Musei l’aumento è stato del 36%;
  • l’incremento di presenze al Museo e alla Sala del Tricolore è stato del 540% (da 47 del sabato 13 luglio a 300 del sabato 22 luglio).

IL BOOM DI PALAZZO DEI MUSEI – A proposito del Palazzo dei Musei, un altro nuovo dato significativo è quello dei visitatori su base annuale.

Nel 2019, l’ultimo anno di normalità pre-covid, i visitatori erano stati 38.487, mentre nel 2022, anno della ripresa dopo i picchi della pandemia e della piena fruibilità del Nuovo Museo di Italo Rota, i visitatori sono stati 152.973: ingressi più che triplicati, dato che ha collocato il Museo di Reggio Emilia tra i più visitati in Emilia-Romagna.

HANNO DETTO – “La moltiplicazione di visitatori al Palazzo dei Musei, in particolare dopo l’apertura e la promozione del Nuovo Museo di Italo Rota avvenute nel 2022, e il picco di presenze anche alla Sala e al Museo del Tricolore, in coincidenza con il concerto all’Arena ci dicono che il pubblico dei concerti non è tutto ‘mordi e fuggi’, non viene a Reggio Emilia per il solo concerto, ma è almeno in parte interessato anche a un’offerta culturale diversa, che la città offre. Un pubblico con interessi e motivazioni plurali – ha detto il sindaco Luca Vecchi – Queste sono presenze che prima non c’erano e ora ci sono e sono anche frutto di scelte politiche e azioni strategiche maturate a compimento in questi anni. Sono presenze che generano indotto economico per albergatori e esercizi pubblici, ma anche per la cultura. Gli operatori privati sono invitati a cogliere questa opportunità”.

“Questi dati – ha commentato l’assessore a Cultura e Marketing territoriale, Annalisa Rabitti – sono di assoluto rilievo e interesse: confermano che i grandi eventi, così come i festival, funzionano nella nostra città anche da attrattori di interesse per i beni culturali, coinvolgendo tipologie di turisti specifiche, come famiglie e giovani curiosi, attivi e alla ricerca di novità. A quanto ci risulta dai contatti diretti avuti dai nostri operatori con i visitatori, la gran parte di questi era a Reggio Emilia per il grande concerto e ne approfittava per conoscere la città e i suoi Musei.

“I dati su scala annuale dei visitatori al Palazzo dei Musei, a loro volta notevoli – ha concluso Rabitti – sono premianti rispetto all’impegno progettuale messo in campo in questi anni e testimoniano l’interesse suscitato anche fuori città per la originalità e unicità dei contenuti e della narrazione storica, artistica e culturale proposti nelle diverse sezioni e allestimenti museali. Tutto questo è confortante e ci dice che il lavoro della direzione, dei conservatori e del personale dedicato, oltre ai nostri indirizzi strategici di sostegno e sviluppo della cultura e del turismo, stanno ottenendo esiti positivi”.