«Crediamo sia sbagliato scaricare sul volontariato funzioni che devono restare in capo ai professionisti della sanità, cioè i medici e gli infermieri». Lo affermano la Cisl Emilia Centrale e il suo sindacato dei pensionati Fnp commentando il piano di riorganizzazione dell’emergenza-urgenza sanitaria su cui sta lavorando l’Ausl di Modena.

«Non ci convince l’operazione “meno infermieri più volontari” – avvertono Cisl e Fnp – Il volontariato è una risorsa straordinaria del nostro territorio e svolge un ruolo fondamentale di supporto attraverso molteplici azioni sociali a favore delle persone più fragili. Bisogna, però, evitare di assegnargli una funzione sostitutiva del lavoro pubblico e professionale.

Tra l’altro – aggiungono le due sigle sindacali – le stesse associazioni di volontariato, con le quali abbiamo rapporti proficui e frequenti, ci segnalano che in questa fase storica è più difficile reclutare persone disponibili.

Occorre, poi, scongiurare il pericolo che il piano Ausl acuisca le disuguaglianze territoriali tra centro e periferia. Proprio per evitare che i cittadini di alcune zone della provincia siano penalizzati rispetto ad altri, nelle riunioni della Ctss (Conferenza territoriale socio-sanitaria) abbiamo sempre ribadito la centralità del territorio e la necessità di azzerare eventuali difformità qualitative e quantitative delle prestazioni.

Restiamo, pertanto, in attesa dei prossimi incontri della Ctss, presso la quale – concludono Cisl Emilia Centrale e Fnp Cisl Emilia Centrale – vogliamo condividere questi e altri principi a tutela della sanità pubblica modenese».

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