Cosa succede dopo la denuncia? Dopo che finalmente una donna vittima di maltrattamenti ha trovato la forza, il coraggio, la voglia, la determinazione di dire basta e di rivolgersi alle Istituzioni del nostro Paese, cosa succede in realtà?

Ce lo racconta Ilaria Bonuccelli, autrice di “Violenzissima – Le scuse e i pregiudizi che assolvono i violenti” il libro inchiesta sulla violenza contro le donne e sugli esiti giudiziari dei casi di maltrattamento e abusi, con copertina realizzata da Giulia Maglionico.

Sabato 18 novembre, alle 17, presso la sede di Idee di Gomma, in via del Carmine 5/A a Correggio, l’autrice del libro incontra il pubblico in un appuntamento a ingresso libero nell’ambito della settimana contro la violenza sulle donne. Ad aprire la giornata l’intervento di Fabio Testi, sindaco di Correggio, ed Erica Tacchini, consigliera comunale con delega alle pari opportunità. A moderare il dibattito, Francesca Baboni, critico d’arte e curatrice.

L’assessore a Welfare e Coesione Sociale del comune di Correggio, Maria Chiara Oleari, ha sostenuto l’iniziativa: “Fra poco arriva la giornata internazionale contro la violenza sulle donne e ci teniamo a dare un segnale forte, inequivocabile. Ci interessa discutere delle varie forme di violenza sulle donne, anche e soprattutto di quelle nascoste, che non finiscono sulla cronaca o che non vengono immediatamente colte anche dalle persone più sensibili al tema. Perché le storie di violenza non finiscono con la denuncia, anzi. Spesso proprio dalla denuncia cominciano storie di difficoltà enorme, che il più delle volte rimangono nell’ombra, quando la Giustizia del nostro Paese fatica a riconoscere le varie forme di violenza, a dare risposte concrete ed immediate a problemi concreti ed immediati. E spaventosi, per chi li subisce. Ecco, con questo libro e questo incontro – conclude l’assessore Oleari – vogliamo dare una lettura un po’ diversa a questa giornata, fornire un’occasione per riflettere su come riconoscere le varie forme di violenza e come società e istituzioni restare al fianco della donna”.

IL LIBRO, L’AUTRICE, L’ARTISTA CHE HA REALIZZATO LA COPERTINA, LA CURATRICE

“Violenzissima – Le scuse e i pregiudizi che assolvono i violenti”. ll Pozzo di Micene – Lucia Pugliese editore (€18) Copertina d’autrice: Monna Lisa Purple Sunrise. #You Too series, drawings by Giulia Maglionico, 2022 

Questo è un libro che si giudica anche dalla copertina. Quando il libro inchiesta è stato terminato, si è posta l’esigenza di trovare un linguaggio non verbale, diverso dalla parola che riassumesse il senso del lavoro iniziato: un dialogo nel quale non ci sono risposte certe, ma la necessità di confrontarsi. La voglia di tendersi la mano su un terreno accidentato, complicato, in continuo mutamento come quello della violenza di genere. Le parole, spesso, non sono così potenti. Servono le immagini. Da anni Giulia Maglionico, artista ironica e dissacrante, che si muove tra il linguaggio pop e street, propone una rilettura non scontata della violenza agita sulle donne. Indaga sul fenomeno, mettendo insieme riferimenti della storia dell’arte, la pubblicità, la favola e l’attualità politica.

Monna Lisa è uno dei soggetti che Giulia Maglionico utilizza per raccontare la violenza di genere attraverso l’arte. Ed è il personaggio che meglio rispecchia il senso del viaggio all’interno della violenza di genere che il libro si propone: situazioni paradossali, quasi incredibili, che diventano indecifrabili rispetto a qualunque parametro di logica. Situazioni enigmatiche, appunto, come il sorriso della Monna Lisa.

Come scrive la sua curatrice e critico d’arte Francesca Baboni ‘Per la copertina di “Violenzissima”, l’artista ha realizzato una versione grafica inedita, derivata dal suo quadro “Monna Lisa sunrise”, opera della sua serie #YouToo, che intende parafrasare l’hashtag diventato virale, interpretandone la comunicazione in chiave personale e artistica. Nella Monna Lisa della copertina, che diventa a tutti gli effetti una nuova opera d’arte, il colore viola è presente sia nel titolo che nel cielo, riprendendo i toni violacei dell’occhio martoriato. Il titolo “Monna Lisa purple sunrise” fa riferimento allo sfondo, che dal rosa dell’alba speranzosa del quadro assume un colore viola più drammatico, come fosse tinto dai contenuti forti del libro. Anche il sottotitolo – “le scuse che assolvono i violenti” – viene inserito come una scritta a graffito dentro al gesso, assieme ad altri richiami simbolici come la gerbera rossa, ore simbolo contro la violenza sulle donne’.