Trentasette perquisizioni sono in
corso in dodici regioni italiane nell’ambito di una vasta indagine sulla pedofilia on line disposta dalla Procura di Padova.

L’inchiesta e’ partita mesi fa da Venezia, coordinata dal sostituto procuratore Orietta Canova, e sta coinvolgendo una centinaio di agenti della Polizia Postale che indagano nella rete internet a caccia di insospettabili che scaricano e scambiano fotografie di minori a sfondo sessuale.

Le perquisizioni si stanno svolgendo in Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Liguria, lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia e Toscana.

L’inchiesta non riguarda solo attivita’ illegali in Italia ma ha rivelato anche, come spesso succede in questi casi, collegamenti con la Germania dove e’ in azione in questi giorni su questo fronte anche la polizia tedesca. Inutile segnalare, come sottolineano i poliziotti telematici, la crudezza e la crudelta’ delle immagini scambiate dai pedofili: anche questa volta si tratta di migliaia di immagini illegali che ritraggono ragazzini, spesso bambini, in raccapriccianti situazioni a sfondo sessuale. I risultati piu’ circostanziati dell’indagine verranno illustrati piu’ tardi in una conferenza stampa nella sede a Mestre (Venezia) della Polizia Postale.