Ammontano a 364 mln di euro le risorse per migliorare il sistema stradale dell’Emilia-Romagna che l’Anas ha trasferito alla Regione dopo l’applicazione della Legge Bassanini.
Il bilancio degli interventi compiuti in questa legislatura è stato fatto dall’assessore ai trasporti Alfredo Peri alla vigilia dello scioglimento del consiglio regionale per le elezioni del 3-4 aprile.
Alla regione sono stati trasferiti 1910 km di strade che la giunta a suo tempo ha trasferito al demanio delle province, costituendo un fondo unico per il finanziamento del piano triennale 2002-2004 di manutenzione. Ebbene quel piano ha visto un finanziamento da stato e regioni di 248 milioni, 115 sono arrivati dagli enti locali. Ma lo Stato è inadempiente – ha tenuto a sottolineare Peri – perchè ha trasferito 88 mln in meno rispetto a quelli stabiliti dal decreto di trasferimento.
Una mancanza a cui perora ha sopperito la regione, ma si tratta di un credito – ha osservare l’assessore – a cui la Regione non intende rinunciare.
Nel globale degli interventi spiccano gli 88 mln per le tengenziali e l’accessibilità urbana, i 54 per il quadrante nord di Bologna ed i 79 per il sistema pedemontano.
L’insieme delle risorse spese per accrescere la sicurezza stradale va però al di là del piano per le strade ex Anas.
Comprende i fondi per le rotatorie, i contributi statali per le arterie nelle aree depresse ed i fondi per il primo Programma di attuazione del Piano Nazionale per la sicurezza stradale che comprende anche l’istituzione di un centro regionale di monitoraggio per la sicurezza stradale. Si tratta nel complesso di poco più di 100 mln di euro che portano l’insieme dei fondi destinati al sistema stradale nel periodo 2000-2002 a circa 466 mln.
E’ stato anche approvato dal Cipe il secondo programma di attuazione del Piano nazionale per la sicurezza che per la Regione dovrebbe valere 14 mln di euro in grado di muovere un complesso di finanziamenti per 35 mln.