Un malore preceduto da frenetici tentativi di cercare qualcosa in casa, forse le chiavi o un telefono per dare l’allarme. E’ questa l’ipotesi privilegiata (ma non l’unica) seguita dagli inquirenti per spiegare la morte del 61enne trovato ieri nella sua casa a San Giovanni in Persiceto, nel Bolognese. Sul caso, in ogni modo, il pm di turno Marco Mescolini ha aperto un fascicolo per rapina e morte come conseguenza di altro reato: un’ipotesi tecnica che consentira’ di disporre l’autopsia sul corpo dell’uomo.
Ipotesi appunto tecnica, poiche’ sul corpo del pensionato il medico legale Chiara Mazzacori non ha riscontrato segni di violenza; inoltre le tre porte di casa erano chiuse a chiave.
Dalla casa non e’ chiaro se manchi qualcosa, poiche’ l’uomo, separato, viveva solo e al momento dell’ingresso i locali erano a soqquadro. Un disordine compatibile con l’ipotesi di furto o rapina: gli inquirenti infatti non escludono in via assoluta che il disordine trovato in casa sia da attribuirsi ad una altra persona presente in casa al momento del decesso. L’uomo, quando e’ stato trovato, era semivestito. A dare l’allarme ieri era stato un vicino che non lo sentiva da giorni.