Ormai si è perso il conto dell’incredibile serie di pericolosissimi eventi che in questi ultimi mesi si stanno verificando sulla ferrovia che collega (o dovrebbe) Sassuolo con Modena. Proseguono infatti senza sosta i disagi ed i problemi per il trenino che tutti chiamano “Gigetto”. Ci si chiede cosa si stia aspettando per intervenire?
Forse un ferito grave non è ancora sufficiente a dare la sveglia.
Nel solo mese di aprile si sono avuti due malfunzionamenti delle sbarre (nel Comune di Formigine), in entrambi i casi il treno è stato costretto ad attraversare l’incrocio con le strade a raso in presenza di sbarre alzate, muovendosi a passo d’uomo sotto la supervisione del personale di Fer che con una bandiera ha dovuto fermare le auto che provenivano da entrambe le direzioni.
Ad inizio aprile, le sbarre scese per il passaggio del treno, si sono bloccate e non alzandosi, hanno determinato un blocco generale del traffico.
Nell’ultimo episodio addirittura, non hanno funzionato correttamente né i passaggi a livello, né lo scambio dei binari (il personale di Fer ha dovuto attivarlo a mano).
Ci vengono segnalati, qui nella zona di Formigine, addirittura atti di “sabotaggio”, quali il posizionamento di pietre e sassi negli scambi dei binari.
Ricordiamo ancora, l’incidente accaduto alla signora Panini Delia, di 74 anni, la quale, mentre scendeva alla fermata di Casinalbo, ha visto chiudersi le porte del treno, rimanendo incastrata è rimasta ferita (con la prognosi di quasi un mese). Nello specifico, abbiamo fatto interpellanza al Sindaco di Formigine il 2 ottobre 2015, e tramite Assessore ci hanno garantito una risposta in 60 giorni dalla Regione (stiamo ancora aspettando una risposta in merito!)
Ma il senso d’insicurezza e disagio non si ferma all’esterno del treno, purtroppo dobbiamo registrare anche problematiche relative alla sicurezza e criminalità nei vagoni. Nel mese di marzo un ragazzo di 19 anni di ritorno da scuola, è stato derubato del suo zaino, dei soldi che aveva con se e del suo cellulare. Ha tentato di inseguire i rapinatori ma ne ha ricavato una serie di pugni in faccia. “La sicurezza dei passeggeri è sempre in bilico” – infatti come racconta il ragazzo che ha subito aggressione – “ogni giorno si sentono storie su cosa può succedere su questo treno. Questa volta è successo a me”.
Si è parlato di un importante stanziamento da parte della Regione, per ammodernare la tratta Modena-Sassuolo, con mezzi più recenti (rigenerati) e più confortevoli degli attuali vagoni ormai vetusti, si è parlato di migliorare la sicurezza nei vagoni per evitare furti e scippi. I fatti che stiamo registrando sollecitano a passare dagli annunci da campagna elettorale a fatti concreti.
Questa linea ferroviaria è di vitale importanza per chi deve muoversi per studio o lavoro da Sassuolo a Modena, o per quei cittadini che devono raggiungere l’ospedale di Baggiovara. Faremo sentire la nostra voce, che è la voce dei cittadini, fino a quando le incresciose situazioni che abbiamo raccontato non saranno solo uno spiacevole ricordo.
Stiamo assistendo ad un Amministrazione inerte che osserva il forte stato di peggioramento del servizio, racconta nelle conferenze stampa di imminenti appalti per 1 milione e 800 mila euro da destinare a lavori di miglioramento dell’infrastruttura velocizzando le corse.
Ma dopo mesi di annunci siamo ancora qui a chiedere a che punto siamo con quegli appalti? Di chi è la colpa se si spendono soldi pubblici e nei fatti il servizio non migliora?
Questa non è la prima volta che lanciamo un forte grido d’allarme, se non si interverrà sulla line al più presto, prima o poi a qualche passaggio a livello, non ci scapperà solo il ferito grave. Auspichiamo che la Regione nel breve termine dia concretezza alle promesse fatte.
(Marco Giovanelli – Commissione territorio – M5S Formigine)