La Biblioteca comunale di San Martino in Rio è lieta di annunciare la cessione ad opera della Famiglia Gualdi e del fratello, il maestro Giancarlo Gualdi, del Fondo Gualdi, una raccolta di oltre 500 pezzi tra strumenti musicali, dischi, compact disc, videocassette, spartiti, repertori, registrazioni di concerti, partiture, fotografie, rassegne stampa e libri, appartenuti ad un suo cittadino illustre: Henghel Gualdi, prestigioso clarinettista.

Il fondo è ospitato ed esposto nella prestigiosa sala della Biblioteca al Piano Nobile della Rocca estense di San Martino in Rio, scenografia importante per le sue caratteristiche storiche-architettoniche e verrà inaugurato domenica 2 dicembre in una giornata tutta dedicata all’autore sammartinese. Gualdi ha scritto tanta musica ed ha lasciato numerosi ricordi; una delle funzioni dell’Archivio a lui dedicato sarà anche quella di progettare attività affinché i giovani lo apprezzino e lo considerino nei loro percorsi di studio. La donazione avrà l’obiettivo di mettere in campo un importante compito di salvaguardia e tutela di un patrimonio eterogeneo e ricco, originale per tipologia e per le memorie che permette di conservare insieme all’eredità ideale e materiale di Henghel Gualdi.

Henghel nasce a San Martino in Rio dove trascorre la sua intera infanzia. La musica è stata la sua passione fin dalla tenera età, a soli 10 anni già suonava nella banda correggese “Luigi Asioli”, meritando nel 1935 la miglior pagella del corso sia in solfeggio che in strumento. Frequenta il Conservatorio “Achille Peri” di Reggio Emilia, sotto la guida del maestro Augusto Battaglia, fino al conseguimento del diploma in Clarinetto. Seguono numerosi anni di esibizioni in diverse bande regionali. La morte del padre (1946) lo costringe a reinventarsi suonatore di liscio, girando le più importanti balere della regione. In questi anni la sua fama si allarga ad un orizzonte nazionale. Ben presto la sua popolarità oltrepassa anche l’Italia e lo porta a collaborare con musicisti di fama mondiale come Bill Coleman, Chet Baker, Count Basie, Gerry Mulligan, Paquito D’Rivera, Sidney Bechet, Albert Nicholas, e a suonare assieme a degli autentici “mostri sacri” dell jazz americano, quali Louis Armstrong, Lionel Hampton, Teddy Wilson, Joe Venuti, girando con varie formazioni musicali tutta Europa. Seguono anni di grandi soddisfazioni, concerti fino ad acquistare una fama di livello mondiale. Numerose le collaborazioni e le conoscenze di artisti, attori e musicisti, tra i quali si ricordano: Fred Buscaglione, Giovanni Fenati, Renato Carosone, Bruno Canfora, Luciano Pavarotti, Woody Allen, Pupi Avati, Gianni Sangiust e tanti altri. Muore il 16 giugno 2005 per un infarto nella sua casa di Bologna, tre settimane dopo la sua ultima apparizione in un concerto.

Interessanti e importanti sono le ragioni della scelta della donazione: “Mio fratello”, racconta Giancarlo Gualdi “nonostante la sua residenza prima a Reggio Emilia e poi a Bologna, i molti viaggi per lavoro e i numerosi riconoscimenti ricevuti, è sempre rimasto legato al suo paese natale dove ha trascorso i primi 20 anni della sua vita e dove spesso tornava per ritemprarsi e incontrare gli amici. Dunque come famiglia ci è sembrato da una parte doveroso, dall’altra naturale, restituire alla comunità sammartinese quanto nella vita egli aveva prodotto, forse anche grazie a quanto Henghel aveva ricevuto dal suo territorio. La nascita poi dell’Associazione Henghel Gualdi, costituita da un gruppo di musicisti ed amici, e la collaborazione con l’Amministrazione comunale, hanno dato maggior impulso a questo progetto dell’Archivio aperto per Henghel Gualdi ospitato in una prestigiosa sala della Biblioteca al Piano Nobile della Rocca estense, di sicuro interesse per studiosi e musicologi”.