Basta con le continue richieste di documenti da parte della pubblica amministrazione, a partire dalle denunce aziendali. Confagricola Emilia-Romagna, sindacato degli imprenditori agricoli, alla vigilia della presentazione delle denunce – prorogata al 30 settembre – sottolinea che “la condizione indispensabile all’efficacia della proroga ed alla presentazione delle denunce, in base a quanto stabilito, avrebbe dovuto essere la risoluzione da parte dell’INPS delle numerose problematiche tecniche che affliggono su un piano puramente operativo la compilazione e la trasmissione delle denunce stesse”.

“Le inefficienze del sistema burocratico sono diventate intollerabili, in termini di tempi necessari per smaltire carichi di lavoro insostenibili e quindi di costi a carico del sistema imprenditoriale – prosegue il Presidente di Confagricoltura, Mario Girolami – Soprattutto in un momento congiunturale difficile come quello che gli imprenditori agricoli stanno affrontando”. Nel caso specifico delle denunce aziendali, viene infatti richiesta una mole di dati che, come più volte evidenziato, è già facilmente reperibile presso la Pubblica amministrazione così come disposto dalle leggi vigenti (241/1990). “Viene chiesto alla PA di dare piena attuazione a quanto sancito dalla legge Bassanini in termini di semplificazione delle procedure amministrative – conclude Girolami – Di snellire in modo concreto l’attività della stessa PA e di sgravare così le imprese da inutili costi che, pesando sui bilanci aziendali, incidono profondamente sulla redditività e sul livello di competitività”.