Impara la rianimazione cardio polmonare e la defibrillazione semiautomatica, con i volontari NON sanitari delle scuole superiori di Bologna, dei Vigili del Fuoco ed i medici istruttori della Polizia di Stato, formati dall’Azienda USL di Bologna.
Partner il Comune di Bologna e Centro Nova, Centro Borgo e Centro Lame.
Il 19 dicembre, 4 incontri pubblici in cui verranno simulate manovre di rianimazione cardio polmonare con l’uso di defibrillatore per raccogliere adesioni alla rete di defibrillazione pubblica Pronto Blu.
Lo scopo dell’iniziativa è quello di dare ulteriore impulso alla rete di Pronto BLU, che già vede oltre 110 defibrillatori installati in luoghi pubblici di Bologna e provincia e 1016 volontari non sanitari addestrati ad utilizzarli.
Come?
Formando istruttori non sanitari tra i cittadini, che, a loro volta, formino operatori non sanitari, sia per eseguire semplici manovre rianimatorie, sia nell’uso di defibrillatore.
Fino ad oggi, infatti, sono stati i sanitari del 118 a provvedere alla formazione con un corso di breve durata e successivi aggiornamenti a cadenza semestrale. In questa successiva fase saranno i cittadini, debitamente addestrati, che istruiranno i propri colleghi alle manovre rianimatorie così da avere sempre più persone preparate e costantemente aggiornate.
Per avere una rete capillare di intervento in tutti i luoghi pubblici e privati ad alta frequentazione è fondamentale che vi sia una linea di continuità tra il mondo dei professionisti sanitari e quello dei cittadini che costituiscono il vero “tessuto sociale” della collettività.
Gli incontri
Il 19 dicembre dalle 15 alle 17 i volontari NON sanitari delle scuole superiori di Bologna, dei Vigili del Fuoco ed i medici istruttori della Polizia di Stato, formati dall’Azienda USL di Bologna e da Italian Resuscitation Council saranno nella Sala del Consiglio Comunale a Palazzo D’Accursio – Bologna, e nei Centri Commerciali: Centro Nova, Centro Borgo, Centro Lame per mostrare quanto è semplice salvare una vita.
Il defibrillatore salva la vita
Sono 143 le persone soccorse a Bologna nei primi 10 mesi del 2008 per arresto cardio respiratorio. Di queste, 16 persone (l’11,2%) sono state poi dimesse in buone condizioni. Di questi 16, 12 (ovvero il 75%) erano state soccorsi con Fibrillazione ventricolare all’esordio dell’arresto.
Al Maggiore è in costante calo la mortalità intraospedaliera per infarto
Nella maggioranza dei casi la causa dell’arresto cardiaco è rappresentata dall’infarto miocardico acuto, determinato dall’improvvisa ostruzione di una delle arterie coronariche che portano il sangue al muscolo cardiaco.
Ogni anno presso l’Unità Coronarica della Cardiologia dell’Ospedale Maggiore di Bologna, che è uno dei due Centri Hub della rete cardiologica bolognese, vengono ricoverati circa 600 pazienti con attacco cardiaco. I progressi realizzati nella efficienza e tempestività delle cure hanno portato al Maggiore ad una riduzione del 33% della mortalità intraospedaliera per infarto (13.3% nel periodo 2002-2003 e 8.9% nel periodo 2006-2007). Nel 2007 presso la Cardiologia del Maggiore sono state eseguite 241 angioplastiche coronariche in pazienti con infarto miocardico acuto ed impiantati 58 defibrillatori in pazienti sopravvissuti ad arresto cardiaco oppure a rischio di aritmie minacciose per la vita.