L’azienda edile PI.CA. di Nonantola, da mesi non paga gli stipendi ai propri lavoratori. Negli incontri avuti per tentare di definire la vicenda – denuncia  Fillea/Cgil Modena – si sono susseguiti gli impegni a saldare, ma l’azienda ha corrisposto solo acconti in modo saltuario.

Da dicembre poi è iniziato un periodo di cassa integrazione ordinaria al termine della quale, passando attraverso la cessione di ramo di azienda, non essendoci le condizioni per la ripresa produttiva, e a seguito di un piano di ristrutturazione, è iniziato un periodo di cassa integrazione straordinaria per i 37 dipendenti ancora in forza.

L’azienda – continua  Fillea/Cgil Modena –  ha dichiarato che le difficoltà sono dovute principalmente al blocco delle vendite immobiliari, ai ritardi dei pagamenti dei committenti sia pubblici che privati. Negli incontri con il sindacato la situazione è stata descritta come molto preoccupante ma, in questa fase, è paradossale che siano i dipendenti a doversi sobbarcare l’onere di questa crisi, attraverso il mancato pagamento di quanto dovuto.

La situazione sta esasperando gli animi, e non è giustificato il fatto che si ritardi anche la consegna della documentazione per consentire ai lavoratori – padri di famiglia, molto spesso unico sostegno economico – di chiedere alla banca di anticipare acconti dell’importo dell’assegno di cassa integrazione.

Fillea/Cgil e lavoratori fanno appello agli Enti locali, in particolar modo quelli che hanno affidato appalti alla PI.CA. Costruzioni, affinché sollecitino il rispetto degli impegni presi. I soldi degli stipendi devono essere il primo impegno a cui rispondere, in assenza del quale – conclude la Fillea -, oltre a dubitare fortemente della reale volontà di rilanciare l’impresa da parte della proprietà, la Fillea/Cgil si vedrà costretta, suo malgrado, a tutelare i lavoratori anche attraverso le più idonee iniziative legali.

(Fillea/Cgil Modena)