L’inflazione ad agosto ha registrato una crescita del 2,8% rispetto allo stesso mese del 2002 e dello
0,2% rispetto a luglio di quest’anno. L’Istat, diffondendo i dati definitivi sui prezzi al consumo di agosto, conferma le stime preliminari ed i dati delle città campione.

Nel mese di agosto gli indici dei prezzi al consumo per l’intera collettività e dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati hanno registrato,
rispetto al mese di luglio, una variazione di +0,2% e l’indice armonizzato di -0,4%. Nel confronto con il corrispondente mese del 2002, l’indice per l’intera collettività con tabacchi ha registrato una variazione di +2,8%, quello senza tabacchi di
+2,7% e gli indici per famiglie di operai e impiegati una variazione di +2,5%; l’indice armonizzato presenta invece una variazione pari al 2,7%.

Per quanto riguarda l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, nel mese di agosto gli aumenti
congiunturali più elevati si sono verificati per i capitoli trasporti (+0,8%) e alberghi, ristoranti e pubblici esercizi (+0,7%); variazioni nulle sono state registrate invece nei capitoli abbigliamento e calzature, abitazione, acqua, elettricità e combustibili e istruzione; l’unica variazione
negativa si registra nel capitolo comunicazioni (-0,2%). Gli incrementi tendenziali più elevati si sono registrati nei capitoli bevande alcoliche e tabacchi (+7,3%), alberghi, ristoranti e pubblici esercizi (+4,6%) e prodotti alimentari e bevande analcoliche (+3,6%); l’unica variazione tendenziale
negativa si è verificata, anche in questo caso, nel capitolo comunicazioni (-1,4%).

Se si guardano nel dettaglio i comparti, a trainare il prezzo dei trasporti è soprattutto quello dei carburanti, che interrompe una lunga serie di stabilità e passa al +1,6% congiunturale e al +1,5% tendenziale. Nel settore alberghi e
ristoranti, invece, gli aumenti più consistenti sono stati registrati per campeggi e agriturismi (+2,2% rispetto a luglio e 7,2% rispetto ad agosto 2002).

Per quanto invece riguarda il capitolo dei prodotti alimentari, gli aumenti sono stati registrati soprattutto per i prodotti stagionali: frutta e ortaggi. Per la frutta si è verificato un aumento anche rispetto al mese precedente e la variazione su agosto 2002 è del 5,9%; mentre gli ortaggi registrano una crescita, rispetto allo stesso periodo dell’ anno precedente, pari all’ 8,2%, a
fronte però di una riduzione congiunturale.

Per quanto riguarda l’indice nazionale dei prezzi al consumo
per le famiglie di operai e impiegati, gli aumenti congiunturali più consistenti si sono verificati sempre nei capitoli trasporti e alberghi mentre gli aumenti tendenziali più marcati sono per bevande alcoliche e tabacchi e, ancora, alberghi, ristoranti e pubblici esercizi.

Se si esamina l’indice armonizzato, quello che cioè tiene conto delle riduzioni temporanee di prezzi, la variazione
rispetto ad agosto 2002 è stata del 2,7%, mentre su luglio si è registrata una diminuzione pari allo 0,4%. Il dato risente – spiegano all’ Istat – dello spostamento in avanti del periodo dei saldi.