Tornare a riscaldarsi con quello che viene dal bosco? E’ un’idea che è già stata messa in pratica in Garfagnana, precisamente a Camporgiano di Lucca dove è stato realizzato un impianto di teleriscaldamento a biomassa da cippato di legno vergine che una delegazione della Provincia di Modena guidata dall’assessore all’Agricoltura Graziano Poggioli ha visitato nei giorni scorsi per acquisire elementi in vista del convegno sulle agri-energie in programma il 24 novembre a Bomporto.

Il cippato è il prodotto di un’apposita lavorazione del legno compatto naturale ottenuta per frantumazione e scheggiatura; la biomassa di origine vegetale così ottenuta è costituita di scaglie (“chips” in inglese) di lunghezza compresa tra i due e i dieci centimetri di lunghezza e di spessore di alcuni millimetri. Qualunque specie vegetale legnosa è idonea alla cippatura che viene eseguita tramite macchine a patire dagli scarti del taglio del bosco che non trovano altri impieghi piè remunerativi.

L’impianto di Camporgiano si regge su una filiera di approvvigionamento energetico proveniente da una fonte rinnovabile e vicina al paese: il legno dei boschi che lo circondano. Gestito direttamente dal Comune, l’impianto ha una potenza di 540 kw termici ed è dotato di una piccola rete di teleriscaldamento collegata ad alcuni edifici pubblici. Attualmente quelli serviti sono il Centro servizi, gli edifici artigianali, la scuola elementare e la mensa, ma presto sarà esteso ad altri edifici pubblici e privati.

Della delegazione modenese facevano parte anche Luciano Correggi e Gualtiero Lutti, rispettivamente presidente e direttore del Gal Antico Frignano e Appennino Reggiano, alcuni amministratori locali e Alessandro Tebaldi, presidente della Comunità montana del Frignano e tecnici dell’assessorato ambiente della Provincia.

“La visita – spiega l’assessore Poggioli – aveva lo scopo di valutare la possibilità di realizzare simili impianti termici anche a Modena nel quadro dello sviluppo delle energie rinnovabili collegate alla filiera dell’agricoltura e della silvicoltura. La questione energetica rappresenta e rappresenterà sempre di più, un elemento strategico delle politiche ambientali e di quelle economiche e in tale contesto il settore agricolo e forestale può diventare un importante protagonista nel campo delle energie rinnovabili: colture dedicate, biomasse agro-forestali, residui zootecnici e agro-alimentari, fonti idriche, solari ed eoliche possono produrre elettricità, calore e biocombustibili”.