Negli ospedali dell’Ausl di Modena le visite di controllo degli “stimolatori cardiaci sono effettuate da un tecnico cardiologo”, mentre “il medico di guardia della cardiologia e/o il medico esperto di elettrofisiologia, presenti in servizio, sono consultati e procedono ad una visita medica se questa è richiesta espressamente dal medico di medicina generale, con annotazione di chiare motivazioni cliniche, o è richiesta espressa del paziente per una sensazione soggettiva di malessere” oppure riguarda una “valutazione di anomali parametri clinici e strumentali da parte del tecnico” o si tratta “della prima visita dopo l’impianto”.


Lo afferma il consigliere regionale della Lega Nord Mauro Manfrediniin in un’interrogazione, evidenziando che i pazienti con pace maker a Modena sarebbero più di 5.000 e che “il tecnico non è un medico e, seppur preparato dal punto di vista operativo nell’utilizzo dell’apparecchiatura di controllo del pace maker, non è in grado di fornire una diagnosi medica”.
Manfredini chiede quindi alla Giunta regionale se sia stata data disposizione alle Ausl territoriali di prevedere la visita del cardiologo solo nei casi sopra elencati e se altre Aziende abbiano aderito a questa iniziativa.