Una delle principali novità introdotte dal Testo Unico per l’edilizia (DPR 380/2001), nell’ottica della semplificazione procedimentale, è l’istituzione dello Sportello Unico per l’edilizia, che ha il compito di fornire al cittadino tutte le autorizzazioni, i nulla osta e le informazioni in materia edilizia, costituendo l’interfaccia tra il cittadino e le varie amministrazioni coinvolte nel procedimento, con notevoli vantaggi in capo all’interessato che potrà interloquire con un’unica struttura di raccordo operativo.

“Lo sportello unico per l’edilizia – afferma l’assessore all’Urbanistica del Comune di Sassuolo Ferruccio Giovanelli – è stato formalmente istituito a Sassuolo, con delibera di Giunta, nel 2003, divenendo il principale interlocutore in materia edilizia per cittadini e imprese. Lo sportello riceve le denunce di inizio attività, le istanze del permesso di costruire, autorizzazioni in materia paesaggistico ambientale e di ogni altro atto di assenso in materia di attività edilizia abitativa. Non solo: lo sportello è anche l’unico interlocutore delle imprese sia per le DIA (denunce d’inizio attività) che per i permessi relativi alle attività industriali, agricole, commerciali, turistico – alberghiere, telecomunicazioni e servizi resi da banche e intermediari finanziari”.

“I risultati conseguiti dallo Sportello Unico – commenta il Sindaco di Sassuolo Graziano Pattuzzi – sono confermati dai dati, che parlano da soli. 8781 pratiche edilizie trattate dal 1998 al 2006, 3318 delle quali solamente negli ultimi quattro anni, da quando cioè l’entrata in vigore del Testo Unico statale sull’Edilizia ha portato all’introduzione dello Sportello Unico. E’ l’esempio lampante di come sburocratizzare la macchina comunale sia possibile e occorra proseguire su questa strada ”.
“Un miglioramento – prosegue Ferruccio Giovanelli – reso ancora più evidente dalla tempistica dell’istruzione delle pratiche edilizie: nel 1998 il 78% delle pratiche veniva esaminato fuori dai termini di legge, percentuale gradatamente scesa negli anni seguenti fino al 2003 quando c’è stata una vera e propria accelerazione dei tempi con la percentuale scesa drasticamente al 17,74%, sostanzialmente confermata anche l’anno seguente con un 21,48% a fronte di un incremento di pratiche analizzate pari a 177 in più. La logica è quella di far girare la carta anziché i cittadini: credo che i risultati siano tangibili e i miglioramenti avverranno anche in futuro”.