L’utilizzo di lavoro in nero rischia di diventare un elemento strutturale del mercato delle costruzioni che, oltre ad alterare le regole concorrenziali e dar luogo a fenomeni di discriminazione nelle gare d’appalto, ha pesanti ripercussioni sulle condizioni di lavoro e sulla sicurezza del personale.

È partendo da queste constatazioni e dalla volontà di arginare la piaga del lavoro nero, che l’Amministrazione comunale ha avviato ulteriori modalità di controllo del personale impiegato nei cantieri, introducendo un innovativo sistema elettronico che consente di contrastare la presenza di operai irregolari e non coperti da garanzie assicurative e contributive: si tratta del Sistema informatizzato di rilevazione delle presenze in cantiere, che l’assessore comunale ai lavori pubblici Carla Colzi ha presentato oggi alla stampa insieme ai responsabili dei servizi di ingegneria Ermes Torreggiani, dell’ufficio Sicurezza Stefano Fontanili e dell’ufficio Appalti e contratti Enrica Montanari.
All’incontro ha partecipato anche Sergio Cerroni, della cooperativa Architetti e ingegneri, direttore del cantiere attivo in piazza Martiri del 7 luglio, uno dei tre nei quali è operativo il Sistema di rilevazione delle presenze.

L’Amministrazione Comunale, attenta agli aspetti più critici dell’attività lavorativa nei cantieri edili in tema di sicurezza, regolarità e trasparenza, ha avviato un percorso di attuazione del “Protocollo d’intesa contro il lavoro nero e l’evasione contributiva negli appalti di opere e lavori pubblici”, sottoscritto il 23 ottobre 2006 da Provincia, Comuni organi ispettivi e forze sociali e recepito con delibera di Giunta comunale nel marzo di quest’anno. A questi atti è seguito il “Protocollo d’intesa per la regolarità delle assunzioni e per la sicurezza nei cantieri di lavoro”, promosso dal Prefetto di Reggio e sottoscritto nel luglio scorso dal Comune.

Già dallo scorso anno, il Comune di Reggio Emilia ha ottemperato alle prescrizioni protocollari adeguando i propri bandi di gara, contratti e capitolati speciali, rendendo obbligatori i sopralluoghi ai cantieri per la partecipazione a gare d’appalto superiori ai 150.000 euro, verificando e controllando i requisiti dei soggetti aggiudicatari in tema di formazione dei dipendenti sulla sicurezza in cantiere.
Il Comune si sta dotando ora di linee giuda applicative del Protocollo stesso, individuando fasi e azioni sulla base della propria organizzazione interna al fine di elaborare uno strumento che renda informati e responsabili i propri operatori.

Con il nuovo sistema “segna-presenze”, gli ingressi ai cantieri saranno d’ora in poi regolati da un rilevatore di presenza che, leggendo il tesserino magnetico del personale, consente di controllare in tempo reale la correttezza del rapporto di lavoro. Il rilevatore dialoga infatti con un computer centrale in cui sono registrati i dati del personale autorizzato e sono riportate eventuali nuove assunzioni o licenziamenti operati dalla ditta appaltatrice. Il sistema consente inoltre di effettuare verifiche direttamente in cantiere, grazie alla possibilità di stampa della situazione presenze.

Il sistema, obbligatorio per i cantieri che comportano lavori di importo superiore ai 750mila euro, è attualmente attivo nei cantieri delle piazze della Vittoria e Martiri del 7 luglio; in piazza Duca d’Aosta, dove sono in corso la realizzazione di una rotatoria e la riqualificazione di porta Santo Stefano e dei marciapiedi di via Emilia all’Angelo; in via Guinizelli dove si sta procedendo alla costruzione della nuova sede della Croce Verde e della Protezione civile. Nei tre cantieri erano presenti oggi circa 30 persone.

L’Amministrazione comunale sosterrà qualsiasi iniziativa che verrà promossa nel territorio per avere un ruolo attivo in un sistema integrato di collaborazione tra enti, Provincia, Amministrazioni locali, organi ispettivi e forze sociali, con azioni volte ad una maggiore responsabilità sociale della Pubblica amministrazione.