Il nutrimento delle cellule del tessuto tumorale ed il modo per rallentarlo è l’obiettivo del progetto di ricerca che prende avvio al Santa Maria Nuova in questi giorni. Il progetto, messo a punto dalla Struttura di Biologia Molecolare dell’Arcispedale Santa Maria Nuova, verrà portato avanti grazie ad un contratto di ricerca finanziato con il contributo della Fondazione Manodori.

Il percorso di ricerca, che si divide in tre fasi della durata complessiva di tre anni, parte dallo studio dei meccanismi molecolari che regolano il comportamento di alcuni tipi di cellule nella formazione dei vasi sanguigni che alimentano le masse tumorali.


Il tessuto tumorale, al pari degli altri tessuti, ha bisogno, per crescere, di sostanze nutrienti e di ossigeno. Ed è stato dimostrato che vi sono segnali ben precisi quando, nel corso della crescita delle dimensioni del tumore, si verifica carenza dell’uno o dell’altro apporto. Tali segnali, in grado di innescare la formazione di nuovi vasi, vengono inviati anche al midollo osseo mobilitando, nel sangue, i progenitori delle cellule endoteliali.
Tale processo stimola, nel tessuto malato, la formazione di nuovi vasi sanguigni favorendone così il nutrimento e la crescita.

L’obiettivo è arrivare a conoscere quanto meglio i meccanismi regolatori delle cellule che formano i vasi sanguigni – le cellule endoteliali – per bloccarne l’azione e rallentare il nutrimento del tumore.


La presenza di tali cellule nell’organismo costituisce, inoltre, un segnale importante per monitorare l’insorgere di nuove metastasi dopo interventi chirurgici di rimozione di lesioni tumorali o in presenza di terapie oncologiche.
Al progetto lavorerà la biologa molecolare Alessia Ciarrocchi, specializzatasi presso il Dipartimento di Genetica e Biologia del Cancro al Memorial Sloan Kettering Cancer.


Center di New York (USA), insieme al team della Biologia Molecolare ASMN di cui è responsabile Bruno Casali.
In una fase avanzata della ricerca verrà valutata la possibilità di potenziare l’utilizzo delle cellule staminali, risorsa fondamentale dell’organismo umano, per la rigenerazione dei tessuti malati.



Il Professor Italo Portioli, coordinatore del Gruppo Tecnico Scientifico recentemente istituito al Santa Maria Nuova per l’approfondimento dei temi riguardanti l’acquisizione dello status di Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (I.R.C.C.S.), è stato il promotore del progetto.
La Direzione generale ASMN esprime un ringraziamento particolare alla Fondazione Manodori per avere dato corpo al progetto e dichiara: “Il progetto costituisce un ulteriore conferma della vocazione alla ricerca insita in questo Ospedale. I nostri professionisti si misurano con le realtà internazionali più avanzate dalle quali traggono stimoli e nuove possibilità di approfondimento. Ancora una volta viene confermato che a pieno titolo l’Arcispedale Santa Maria Nuova può aspirare ad essere un I.R.C.C.S. in Tecnologie Avanzate e Modelli Assistenziali in Oncologia”.



Lunedì 29 Ottobre, alle 11.30, presso l’Ospedale Santa Maria Nuova, la dott.ssa Ciarrocchi presenterà ai professionisti del Santa Maria Nuova i dettagli del progetto in un seminario dal titolo: “Ruolo delle cellule staminali del midollo osseo nell’angiogenesi tumorale”. Introdurrà i lavori il Prof. Italo Portioli.