L’amministrazione comunale alienerà le proprie sedi di via Santi 40, dell’ex Amiu e della Stm, accorpando gli uffici in soli tre edifici di cui il Comune è già proprietario: palazzo Municipale in piazza Grande, l’ex Ospedale Estense in via Vittorio Veneto e l’attuale sede di Hera Modena di via Razzaboni.

I tre edifici, inoltre, ospiteranno anche il personale comunale attualmente presente in altre sedi prese in locazione dal Comune in via Cialdini, Mar Tirreno, Costa e Galaverna.
Lo prevede il piano di ridefinizione logistica dell’amministrazione comunale, che nel giro di quattro o cinque anni al massimo punta a unificare gli uffici del Comune di Modena in un minor numero di sedi rispetto a quelle attuali, ricollocando quelle non più idonee, razionalizzando spazi e relative spese.

L’operazione di ristrutturazione dei tre edifici e dei traslochi avrà un costo complessivo stimato intorno ai 45 milioni di euro, che saranno compensati in parte dal piano di alienazioni delle sedi di via Santi 40, dell’ex Amiu e della Stm e in parte dal ricavo previsto da un intervento nella zona delle ex Fonderie.

Nell’area delle ex Fonderie, infatti, il piano mette disposizione del progetto Dast (design, arte, scienza e tecnica) circa 7000 metri quadrati di superficie edificabile per funzioni di interesse pubblico e servizi correlati. Come Amministrazione comunale, inoltre, c’è l’impegno a mettere a disposizione, oltre al terreno, anche un finanziamento a fondo perduto per 5 milioni di euro di euro.

Nell’area delle fonderie sarà poi possibile realizzare per il mercato privato altri 13.000 metri quadrati per residenziale e terziario.
Il risparmio sulle locazioni assicurerà una minor spesa di 1 milione e 645 mila euro annui. L’intera operazione, quindi, potrà essere realizzata senza accensioni di mutui, assicurando anche minori costi in spesa corrente rispetto alla situazione attuale.
La ridefinizione logistica, che in questa fase rappresenta un piano di ipotesi condivise dalla Giunta e dalla maggioranza, prevede che presso il palazzo di Hera vengano ospitati i servizi esecutivi. In via Razzaboni, perciò, dovrebbero insediarsi gli uffici del settore Lavori Pubblici, dell’Urbanistica e del servizio Stm.

L’ex ospedale Estense, invece, ospiterà funzioni che abbiano anche un carattere di forte attrazione, quindi lo spazio sarà riservato agli uffici del settore della Cultura e del Patrimonio.

Nell’ottica di contribuire alla rivitalizzazione di quella parte del centro storico, inoltre, si sta valutando l’ipotesi di trasferire l’anagrafe presso l’ex ospedale. Una presenza del genere, infatti, garantirebbe un costante afflusso di cittadini in centro storico di cittadini, che potrebbero anche contare sul nuovo parcheggio interrato al Novi Sad.

Obiettivo del piano è facilitare sinergie e relazioni tra gli uffici comunali, ma anche ottimizzare i tempi di spostamento del personale e dei cittadini tra un ufficio e l’altro. Grazie a questa riorganizzazione logistica si assicureranno allo stesso tempo sia maggiori standard di efficienza nei servizi offerti al pubblico, sia risultati in termini di economicità nella gestione ordinaria delle sedi grazie alla riduzione dei punti di accoglienza, portinerie, commessi e vigilanza, oltre che minori spese di manutenzione e pulizia.

Per l’avvio del programma logistico si attende ora il completamento delle ristrutturazioni già in corso per il palazzo Municipale, a cui seguiranno le ristrutturazioni dell’ex Ospedale Estense e della sede di Hera.

Nell’attuale sede di Hera di via Razzaboni, in particolare, saranno collocati la maggior parte degli uffici comunali, che richiedono una quota di circa 15mila metri quadrati sui circa 18.700 dello stabile. La quota residua di 3000 metri quadrati, quindi, sarà destinata alla locazione, con un vantaggio economico per l’amministrazione comunale.
L’ex ospedale Estense, inoltre, sarà liberato entro la fine del 2008, così come stabilito dall’accordo di programma tra Comune e Ausl, permettendo di seguito l’avvio dei lavori di ristrutturazione.