43 milioni di euro a favore delle politiche sociali e sanitarie: questo l’ammontare delle risorse previste nell’Accordo di Programma che a sua volta comprende il Programma attuativo 2008 del Piano di Zona 2005-2007 (prorogato di un anno, in attesa del nuovo Piano 2009-2011) e anche il Piano distrettuale delle attività per la non autosufficienza, delibera approvata nell’ultima seduta del Consiglio comunale di Carpi del 27 marzo.

Presentato da Tiziana Balestri, responsabile dell’Ufficio di Piano dell’Unione Terre d’argine (la struttura tecnica che si occupa di integrare i progetti socio-sanitari e di raccordare l’operato dei quattro comuni dell’Unione, dell’Unione stessa, d’intesa con il distretto dell’Azienda Usl, e che è finanziato da fondi regionali, 141 mila euro nel 2008) il vasto programma di interventi in campo sociale e sanitario è stato introdotto in aula giovedì scorso dall’assessore comunale alle Politiche sociali Cinzia Caruso: Caruso ha voluto sottolineare come sempre più si vadano integrando le risposte di tipo sociale e sanitario e come alcune di queste siano decisamente innovative in un quadro regionale di aumento delle risorse stanziate per la nostra realtà, ad esempio per gli assegni di cura. “Lo Sportello sociale Nemo – ha detto – è una di queste, e va ricordato che la neonata Asp valuterà le modalità gestionali per la sopralevazione della casa protetta Il Carpine, mentre si fa strada la possibilità di avere un infermiere 24 ore su 24 nelle case protette carpigiane, come avviene a Soliera”.

Balestri ha prima descritto i diversi programmi finalizzati contenuti nel Piano attuativo 2008 (minori, giovani e dipendenze, immigrazione, povertà, anziani-disabili, per un totale di 25,7 milioni di euro di risorse stanziate) ed è passata poi ad esaminare le risorse stanziate per l’anno in corso dal Fondo regionale per la non autosufficienza, che ammontano in totale ad altri 17,3 milioni di euro, di cui quasi il 90% destinati agli anziani. Alcuni numeri: le case protette e le residenze assistite esistenti nel territorio dell’Unione Terre d’argine costeranno 9,462 milioni di euro, considerando le risorse regionali, comunali, dell’Azienda Usl e le rette degli utenti. Circa 1,7 milioni sono previsti per i centri semiresidenziali per anziani e la stessa cifra per l’assistenza domiciliare, poco più di 1,2 milioni invece per gli assegni di cura per anziani.
Al momento delle dichiarazioni di voto la consigliera Enrichetta Annovi (Forza Italia) ha avuto modo di ribadire come vi siano lacune in questi progetti e come sia necessario garantire criteri neutrali nelle assegnazioni e una minore burocrazia. Claudio Cavazzuti, capogruppo Pd, ha invece sottolineato il proprio orgoglio nel votare una delibera così importante e che garantisce risposte certe alle esigenze della cittadinanza di avere una migliore qualità della vita. Massimo Valentini (Rc) dal canto suo ha chiesto di velocizzare i tempi di erogazione degli assegni di cura e di discutere i criteri di calcolo del reddito Isee, ribadendo la sua contrarietà nel settore dei servizi alla persona ai meccanismi di mercato non controllati da ente pubblico o volontariato, che distruggono la coesione sociale. Al momento del voto la delibera in discussione ha ottenuto l’ok di tutto il Consiglio ad esclusione dei gruppi Popolari-Liberali e Forza Italia, che si sono astenuti.
Anche nel corso della seduta di lunedì 31 marzo del Consiglio dell’Unione delle Terre d’argine si è discusso di questa importante delibera, presentando in particolare i tre progetti finalizzati su infanzia-adolescenza (sostegno alla genitorialità, interventi per preadolescenti e Città amica dei bambini delle bambine) contenuti nel Programma attuativo 2008 del Piano di Zona (già peraltro approvato oltre che da Carpi anche da Campogalliano, Novi e Soliera nei giorni scorsi) e che comprende anche momenti di programmazione relativi ai servizi scolastici e alle politiche giovanili. Il Consiglio ha approvato all’unanimità, con il solo voto contrario di Alvaro Pescetelli (Polo per le Terre d’argine).
Nel corso della seduta del Consiglio dell’Unione è stato anche approvato all’unanimità il regolamento sul rilascio delle autorizzazioni e sul controllo dei servizi per la prima infanzia.