Idee, riflessioni, proposte per riqualificare il centro storico di Vignola, partendo dall’opinione di coloro che vivono questo spazio quotidianamente, come operatori del commercio e cittadini. Un risultato reso possibile grazie ad un’accurata indagine effettuata dal CAT, Centro Assistenza Tecnica Emilia Romagna, per conto di Confesercenti di Vignola. Duecento in tutto le interviste realizzate – 100 consumatori e altrettanti operatori commerciali – il cui esito ieri sera è stato oggetto di un incontro promosso dall’Associazione.


“Nella consultazione operatori commerciali e cittadini hanno espresso idee e proposte su come viene percepito il commercio a Vignola, come viene avvertita la città e cosa fare per migliorarla. L’indagine mette in evidenza un primo dato importante: cittadini e commercianti concordano nell’esprimere un giudizio di soddisfazione verso la realtà commerciale esistente. Dato che conferma come la rete commerciale di Vignola sia complessivamente qualificata e moderna” ha commentato Margherita Venturelli, responsabile sindacale di Confesercenti Vignola.
A confermare la qualità della rete commerciale i comportamenti di acquisto: sia per la spesa giornaliera sia per la spesa settimanale, sia per l’acquisto di beni durevoli la maggioranza degli intervistati, con una percentuale vicina all’80%, dichiara di scegliere la rete commerciale vignolese. La soddisfazione è espressa anche per quanto riguarda gli orari di apertura delle attività: dall’ indagine non emerge, né da parte degli operatori né da parte dei consumatori, l’esigenza di una loro diversa articolazione. Vi è invece, da parte degli operatori commerciali, la disponibilità ad effettuare aperture straordinarie in occasione di eventi che creano flussi straordinari di persone e collegati a offerte commerciali precise: segno questo di una grande attenzione da parte degli imprenditori verso politiche che sappiano coniugare efficacemente la valorizzazione del territorio con i risultati dell’impresa. A questo scopo va ripensata la richiesta fatta dall’Unione Terre di Castelli perché l’area di Vignola diventi “città d’arte”, un riconoscimento che aprirebbe all’incremento delle aperture domenicali: Confesercenti ha proposto di partecipare alla programmazione degli eventi di tutto il territorio dell’unione, e in base a questo calendario predisporre una programmazione delle aperture domenicali.
L’iniziativa presentata presso la sala riunioni della Confesercenti di Vignola è stata coordinata dal presidente di Confesercenti Vignola Angelo Benedetti, insieme a Margherita Venturelli e ha visto la partecipazione del sindaco di Vignola Roberto Adani e dell’assessore al commercio Daria Denti, oltre a Marco Pasi responsabile CAT Confesercenti Emilia Romagna e curatore della ricerca. L’indagine se da un lato ha fatto emergere una forte identificazione dei vignolesi con il proprio centro storico che risulta esercitare una grande attrazione anche per aspetti che riguardano la vita relazionale, dall’altro ha permesso di focalizzare alcune criticità. Tra queste spiccano la carenza parcheggi, soprattutto non a pagamento, la viabilità ed il traffico che oggi divide la zona del centro in due e, infine la sicurezza.

“Per valorizzare il centro non occorrono interventi urbanistici di ampia portata, sarebbe sufficiente ripensare alcuni spazi pubblici. In tal senso è importantissimo il lavoro promosso recentemente dall’Amministrazione, con un gruppo di studenti della facoltà di architettura provenienti dagli Atenei di Firenze, Ferrara e Venezia, coordinati dal Prof. Carlo Terpolilli dell’Università di Firenze, finalizzato ad individuare e definire alcuni progetti di riqualificazione di un’area strategica per la città –ha aggiunto Venturelli- Credo che a noi spetti il compito di capire come e con quali funzioni riempire i contenitori, poiché la ristrutturazione va pensata sulla base della loro destinazione finale“.

L’analisi ha inoltre posto in evidenza che le imprese hanno fatto dell’innovazione il motore di sviluppo della loro attività e che il 70% degli imprenditori pensa che il commercio possa contribuire in modo determinante al miglioramento del centro.
Quanto ai cosiddetti contenitori urbani l’indagine fa emergere indicazioni sostanzialmente univoche. ”C’è una precisa richiesta, tanto da parte dei cittadini quanto degli operatori, in particolare per l’area Ex Sipe, di non collocarvi esercizi commerciali, ma funzioni diverse quali aree verdi, scuole, servizi, cinema ecc.” ha precisato Margherita Venturelli.
Tra le proposte più originali presentate ieri sera da Confesercenti quella che prevede l’individuazione di una figura nuova, un direttore che coordini e gestisca il centro storico, ovvero l’area compresa tra Viale Mazzini, le vie adiacenti e l’area interessata dall’ex mercato ortofrutticolo, fino all’ ex Cinema Giardino. “Siamo consapevoli che questa è un’idea complessa, ma riteniamo ugualmente che una volta completati tutti gli interventi di ristrutturazione vada seriamente valutata perché in questo modo si potrebbe dare corpo all’idea che quell’area deve essere pensata come unico centro commerciale all’aperto, con funzioni integrate. Lo spazio dell’ex-mercato ortofrutticolo potrebbe diventare la piazza in cui collocare attività commerciali specializzate, pubblici esercizi, spazi per la cultura e svago, per cittadini di tutte le età” ha concluso Margherita Venturelli.
Soddisfatti dello studio di Confesercenti si sono detti anche il sindaco Adani e l’assessore Denti che sul centro storico di Vignola intendono ancora investire.