I braccianti agricoli si preparano alla giornata di mobilitazione indetta da Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil per giovedì 18 dicembre contro la mancata convocazione del tavolo nazionale sull’agricoltura, per gli oltre 20 contratti provinciali di lavoro ancora da rinnovare e per chiedere a governo, Inps e controparti interventi urgenti in favore di una migliore gestione del mercato del lavoro e della previdenza in agricoltura.


In tutte le regioni, sono in programma circa cento manifestazioni e presidi di lavoratori sotto le sedi dell’Inps, delle Prefetture e delle organizzazioni agricole di Confagricoltura, Cia e Coldiretti. In Sicilia, si terranno nove manifestazioni provinciali, cinque sono previste in Sardegna, Campania, Lazio e Puglia, quattro in Calabria, due in Trentino Alto Adige, Basilicata e Friuli.
Iniziative provinciali sono in programma in Lombardia ed Emilia-Romagna. Manifestazioni regionali si terranno invece a Firenze, Torino, Genova, Orvieto Campobasso e Venezia.

“Troppe le questioni insolute che riguardano i braccianti agricoli – ha dichiarato il segretario generale della Flai-Cgil, Stefania Crogi – ed è per questo che dopo mesi di tentativi di confronto con governo, Inps e controparti abbiamo deciso unitariamente di mobilitare l’intero settore”.

I sindacati si attendono una “grande partecipazione dei lavoratori”.

In molti territori, ha spiegato il segretario Crogi, i lavoratori vivono di sotto-salario, di caporalato e di sfruttamento e “non hanno ancora oggi un sistema di ammortizzatori sociali uguale a quello di tutti gli altri comparti e una previdenza che sia equa e ben strutturata”.