Giudicato per direttissima questa mattina
e condannato a cinque mesi con pena sospesa, un marito violento che, ieri in serata, ubriaco,
stava provando a sfondare la porta di casa dove si trovava la moglie, con un martello e un coltello da cucina.

La lite è avvenuta in un condominio in zona Borgo Panigale, alla periferia del capoluogo emiliano. È stata la stessa donna, una cingalese di 28 anni, a chiamare i carabinieri spaventata dal marito – pure lui cingalese di 30 anni – e per l’incolumità del loro figlio di sei anni.
Nel pomeriggio i carabinieri erano già intervenuti per un’altra lite tra i due ma l’uomo, seppur agitato non aveva dato in escandescenza come invece è avvenuto la sera quando ha aggredito i militari poi costretti a ricorrere alle cure dei sanitari.
Per l’uomo sono scattate le manette per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale e porto di oggetti atti ad offendere. In mattinata la condanna.