Non è il mio sport preferito entrare in vicende interne di un partito che statra l’altro vivendo un logico e democratico confronto interno dovuto, come nei terremoti, a scosse di assestamento, ma trattandosi della forza politica che governa Sassuolo, con un monocolore atipico, mi preoccupo della sua salute e credo che farebbe bene a tutti preoccuparsi.

Come si sa le guerre interne ad un partito che governa, come nel nostro caso, producono incertezze nella città, con ritardi, talvolta con scelte demagogiche, espropriazioni dell’assemblea elettiva (Consiglio Comunale), prevalenza di lobby e tante altre anomalie più volte evidenziate.
La situazione socio-economica della città è conosciuta: è in palese sofferenza, quindi merita un governo che affronti con autorevolezza, ma senza complessi di superiorità, le questioni.
Voglio ricordare che fin dal 2006, i socialisti, con altre correnti di pensiero presenti in Consiglio Comunale, contribuirono alla creazione di un “intergruppo” che pur nella loro autonomia cercò di misurarsi su temi concreti e ne fanno fede gli interventi sui bilanci, sulla politica delle entrate, sulla politica urbanistica, sulla politica economica, sulla politica sociale e sanitaria. Una miopia politica non valutò con obiettività il respiro prospettico della proposta, dimensionata a spostare al centro l’asse politico, allora ed oggi condizionata da un populismo di maniera e da schegge impazzite di una sinistra sinistrata il cui vero collante è l’odio di classe.
Aspetto di vedere con quali programmi il PD propone di governare la città e se emerge la volontà di mettere fine all’occupazione sistematica della stessa.
Una società liberal-socialdemocratica cresce e prospera se vengono rispettate le regole, aspetto di vedere cosa ha da dire il PD per il prossimo mandato amministrativo e con quali forze vuole rilanciare Sassuolo.
Per essere chiari e far capire ai cittadini sassolesi: è mai possibile che una corrente interna del PD, accreditata di un 7% elettorale possa continuare a dettare condizioni ed a rappresentare il 70% del “potere”? E poi come si permette di discriminare questa o quella forza politica piccola o grande che sia con aria di sufficienza ed arroganza? E’ democraticamente assurdo! E’ un vero suicidio politico della sinistra democratica che fino a prova contraria è sempre stata maggioranza a Sassuolo.

Mario Cardone
Componente il Direttivo Provinciale SDI e Consigliere Comunale di Sassuolo