“Il mancato avvio della costruzione di paratie mobili sui fiumi Panaro e Secchia è un fatto di una gravità preoccupante”. Con queste parole Confapi pmi Modena torna a discutere della vicenda che riguarda la prevista (e non ancora iniziata) realizzazione delle opere di contenimento dei due corsi fluviali e di una cassa di espansione in zona Prati di S. Clemente.

“È inaccettabile – prosegue la nota di Confapi – che l’AIPO (Agenzia Interregionale per il fiume Po), nonostante sia in possesso già da tempo del progetto definitivo, non abbia ancora avviato i lavori di costruzione di queste opere fondamentali per il territorio, tradendo, ancora una volta, gli impegni assunti nei confronti dei cittadini modenesi il 25 gennaio scorso alla Polisportiva Modena Est, occasione alla quale erano presenti anche le Autorità regionali e provinciali. La sicurezza idrogeologica è una priorità e a questa bisogna guardare con impegno e responsabilità civile, per evitare di cadere in dinamiche farraginose ed estenuanti che si traducono direttamente in gravi rischi per chi in quelle zone vive e lavora”.

“È necessario partire immediatamente con la realizzazione delle paratie. Solo così sarà possibile ultimare i lavori prima dell’autunno, scongiurando i danni che le precipitazioni della stagione potrebbero arrecare ai luoghi limitrofi. Ciò che è avvenuto in Veneto lo scorso ottobre – conclude Confapi – deve essere uno stimolo a rispettare priorità, esigenze e scadenze espresse dal nostro territorio, per non doverci trovare, un giorno, con la consapevolezza di aver potuto fare e non aver fatto”.