“Essere qui senza Lucio è come essere qui senza la Torre degli Asinelli o della Garisenda: per questa città è una menomazione fortissima perchè è veramente uno degli ultimi simboli di Bologna”. Così il leader dell’UDC Pier Ferdinando Casini ricorda Lucio Dalla, lasciando la camera ardente allestita nel cortile d’onore di palazzo d’Accursio, dove ha voluto portare il suo saluto, insieme alla moglie e ai figli.

“Credo sia stato un uomo straordinario perchè oltre ad essere un grande artista, un grande cantante e un grande poeta era un uomo che aveva una grandissima umanità. Con Lucio Dalla se ne va un pezzo di Bologna. Era uno dei più grandi artisti del ‘900”. Cosi’ il ministro del Turismo, sport e affari regionali Piero Gnudi ha ricordato Lucio Dalla, lasciando la camera ardente a Bologna.