Hanno raggiunto la pedecollina reggiana per cercare di rifilare le banconote false ai commercianti del comune di Albinea. A scoprirlo i Carabinieri della Stazione di Albinea che con l’accusa di spendita di banconote false hanno tratto in arresto tre giovani, tutti residenti a Reggio Emilia. Si tratta del 28enne C.C., del 20enne M.R. e del 24enne C.R. tutti ristretti presso le camere di sicurezza del Comando Provinciale di Reggio Emilia a disposizione della D.ssa Stefania PIGOZZI, Sostituto presso la Procura reggiana titolare dell’inchiesta.

Secondo la ricostruzione investigativa operata dai carabinieri di Albinea che hanno condotto le indagini, i tre a bordo di una Toyota Yaris, hanno raggiunto un distributore di benzina di Albinea chiedendo il rifornimento di gasolio per 10 euro. Eseguita l’operazione il conducente porgeva al gestore del distributore una banconota da 50 euro che veniva rifiutata dal benzinaio i quanto palesemente contraffatta avendo la placchetta olografica opaca e quindi priva di colori cangianti. A questo punto il conducente prelevava altre 50 euro, questa volta “buone” pagando l’importo dovuto per poi, ottenuto il, resto allontanarsi verso il centro di Albinea. Il tentativo di spendita della banconota falsa veniva quindi segnalato ai carabinieri della Stazione di Albinea che postisi alla ricerca del mezzo lo localizzavano fermandolo lungo Via Matteotti all’altezza di altro distributore di benzina.

I tre, come poi accertato dai carabinieri di Albinea, prima di essere fermati avevano colpito presso un negozio alimentari di Albinea acquistando un pacco di pasta e due confezioni di panna da cucina per un importo di 3,56 euro pagando con 50 euro false e ricevendo il resto. All’atto del controllo in disponibilità degli stessi i militari rinvenivano lo scontrino fiscale del’0acquisto andato a buon fine seppur pagato con la banconota falsa mentre presso il titolare del negozio di generi alimentari i militari rinvenivano e sequestravano 50 euro falsi.

Dalla strada alla caserma di Albinea il passo e’ stato breve e dove i carabinieri alla luce della flagranza di reato arrestavano i tre giovani sequestrando a loro anche la somma di 175 euro validi ma ritenuti provento di altri “resti” e pertanto provento dell’azione delittuosa compiuta. L’episodio tuona come un campanello d’allarme motivo per cui, considerata anche la oramai consolidata spendita di banconote false in provincia di Reggio Emilia, impone la dovuta sensibilizzazione per i cittadini che possono prendere spunti dagli allegati consigli forniti dai Carabinieri su come riconoscere gli euro falsi.