Quando si parla di traffico si pensa subito alla qualità dell’aria che respiriamo e a quanto incide sul benessere dei cittadini. Eppure c’è un altro fattore da tenere in considerazione per migliorare la qualità della vita: l’inquinamento acustico. Spesso causa di stress, a volte sottovalutato, l’inquinamento acustico viene percepito dal cervello e non sempre ci si accorge dei danni che può causare.

Quali sono dunque i rumori più fastidiosi che è possibile percepire in un centro abitato? Il Centro Studi e Documentazione Direct Line, la più grande compagnia di assicurazione online, ha posto la domanda direttamente agli abitanti di Bologna, scoprendo che secondo 1 bolognese su 4 (25%) i principali responsabili dell’inquinamento acustico urbano sono i motorini, spesso in circolazione con marmitte modificate. Al secondo posto nella classifica dei rumori molesti il 22% del campione ha posto il traffico stradale intenso, mentre sul podio, anche se sul gradino più basso, gli amati/odiati antifurti: utili e apprezzati dissuasori contro i ladri, ma troppo rumorosi durante la notte secondo il 20% dei bolognesi.

Seguono in questa particolare classifica il rumore del clacson, specialmente in occasione di tratti di strada particolarmente trafficati e nelle ore di punta (19%) e le moto di grossa cilindrata (12%).

Meno percepito come rumore molesto è quello provocato dallo svuotamento della raccolta del vetro (1%).

L’indagine di Direct Line offre anche uno spaccato regionale interessante: i motorini disturbano in maggioranza i veronesi (47%) mentre le sirene di mezzi di soccorso rientrano nei casi di inquinamento acustico peggiore per l’8% dei palermitani. Torinesi e fiorentini (3%) sono tra coloro che lamentano maggiormente lo stridio dei tram su rotaia nel centro storico, mentre per ben il 10% dei cagliaritani e il 9% dei milanesi il momento della raccolta del vetro viene considerato il peggiore. Romani (15%) e bresciani (10%) sono invece coloro che risultano più infastiditi dal passaggio di motociclette di grossa cilindrata. Nessuna particolarità viene rilevata dai bolognesi: all’ombra delle due torri è infatti il traffico automobilistico in generale a rompere i timpani al 22% dei cittadini.

‘Spesso l’inquinamento acustico viene sottovalutato, tanto che nelle grandi città, dove rumore e caos sono all’ordine del giorno, non ci si fa quasi più caso – commenta Barbara Panzeri, Direttore Marketing Direct Line – è importante invece riflettere sulle conseguenze che rumori forti possono causare nella vita quotidiana e soprattutto su grado di attenzione alla guida, per esempio suonare il clacson mentre si è in coda può irritare e distrarre i guidatori. Bisogna invece sempre tenere i sensi all’erta mentre si è al volante, infatti rumori improvvisi, bruschi e di decibel elevati possono influire negativamente sulla concentrazione.’

Effetti dannosi che possono essere provocati dall’inquinamento acustico

Stanchezza – Ansia – Irritabilità – Insonnia – Disturbi gastrici – Disturbi cardiaci